Cedimenti e provvedimenti preventivi, effetti del terremoto e timori giustificati. Oltre alla caduta di intonaco e sassi dalla copertura dell’Istituto Vocazionista della Sanità, si sono registrati ad Anagni altri episodi probabilmente collegati al sisma dei giorni scorsi. In Contrada Tufano, nella zona nota per ospitare enormi depositi di travertino locale, il pozzo di un’abitazione è sprofondato, letteralmente inghiottito dal terreno. Paura ed apprensione, ma nessun danno a persone ed alla villetta servita dal pozzo. La Chiesa di Sant’Andrea, poi, in pieno centro storico, è stata al momento inibita al culto, prudenzialmente, dopo che sul pavimento della stessa sono state rinvenute tracce di intonaco.

Un impresario edile che conosce bene luoghi e dettagli, avrebbe ampiamente rassicurato, sostenendo che si sarebbe trattato della caduta di brandelli di gesso e calce, da tempo a rischio e assolutamente ininfluenti sulla stabilità dell’immobile. Ligio al principio della prudenza ad ogni costo, il parroco ha chiesto un sopralluogo tecnico specializzato, che possa fugare ogni dubbio.