Domenica scorsa, come annunciato dall’Amministrazione comunale, ha riaperto i battenti la Fonte Anticolana. Già il viale di accesso al parco non promette niente di buono con siepi incolte e lasciate al loro destino. E poi marciapiedi sconnessi e pericolosi, per lo più ricoperti da una scivolosa  patina di muschio. I cancelli del parco sono aperti. Le fontanine però, non versano  acqua minerale, le aiuole sono  senza fiori, in pratica non vi è traccia di altre attività. Solo il bar è aperto per quelle poche persone che si sono avventurate a varcare i cancelli.

Un silenzio un po’ spettrale, seppur mitigato dalla bellezza scenografica di un parco che ha cento anni e che ha visto passeggiare  tra i suoi viali gente di tutti i ceti sociali, personaggi e Vip di ogni tipo. Unica nota positiva sono le centenarie siepi di bosso che circondano le aiuole. Sono ancora verdeggianti e sembrano sane.

Per la prima settimana di apertura non ci sarà biglietto d’ingresso ed è il minimo che si poteva fare. Nel frattempo si procederà all’inserimento di fiori, le cui centinaia di varietà erano il vanto di questo parco nell’epoca d’oro della cittadina termale. Per l’estate, poi, viene annunciato il Summer Village,  evento dai contorni non ancora ben definiti. Si tratterebbe, in pratica, di un miniparco divertimenti che dovrebbe essere affidato, questa almeno è la voce  che circola, alla stessa società che ha organizzato il villaggio di Babbo Natale. Almeno i più piccoli avranno qualche attrattiva.

Nel retro del Teatro, che giace ancora così come si presentava dopo l’incendio di qualche anno fa, sorge un altro spettro cristallizzato nel verde. È il cantiere dell’Open Air, recintato ed abbandonato quando era ad un passo dal completamento. Per molti sarebbe stato meglio ultimare  quest’opera e lasciare nel suo ambiente più idoneo e naturale il centro per le inalazioni. L’Amministrazione ha invece preferito spostare il settore nelle  salette ricavate sotto le vele della Bonifacio VIII. Dando così luogo, se pur a piccoli passi, a quella differenziazione tra i due parchi termali tanto decantata a suo tempo.