Come affrontare il problema". Ad aprire i lavori Remo Paniccia, coordinatore locale del Conservatori Riformisti ed ex presidente del Consiglio Comunale, che ha brillantemente argomentato ai presenti sull'attuale situazione economica, spiegando, con numeri alla mano, che non è proprio ciò che riferiscono in televisione. Poi, entrando nello specifico del territorio, ha parlato di variazioni al rialzato dell'aliquota Irpef e altri tributi locali, criticità che si ripercuotono sulla qualità della vita dei cittadini. La parola è poi passata alle commercialiste Maria Lucia Pelusi e Franca Fragasso, le quali, attraverso la proiezione di slides, sono entrate nel vivo del convegno illustrando ai presenti la macchina burocratica italiana ai quali sono soggette le piccole e medie imprese, passando per il tempo richiesto per svolgere gli adempimenti fiscali,alla tassazione che grava sopra gli imprenditori, l'accesso ai finanziamenti pubblici e il confronto con gli altri stati membri dell'UE. Interessante l'intervento del dr. Attilio Cesarano, Medicina del lavoro, che ha esposto, con la necessaria serietà che l'argomento richiede, il valore di una vita umana. Partendo dalla domanda di quanto vale, e focalizzando l'interesse su questo punto, che dovrebbe essere fondamentale ma che la logica del profitto relega in secondo piano. ha portato alla riflessione tra la qualità dell'ambiente di lavoro, la sicurezza e la produttività della forza lavoro. Parla di Stato "invasore" Massimiliano Maselli, già Consigliere regionale e dirigente dei Conservatori e Riformisti, che evidenzia come, chi dovrebbe aiutare i cittadini creandogli condizioni ideali per la crescita, in realtà lo ostacola con i mezzi a disposizione. Lâon. Pietro Sbardella Consigliere regionale, Gruppo misto, ha esordito che "lâaddizionale fissa dello 0.5% che la Regione Lazio ha introdotto a partire dal Commissariamento della Sanità nel 2006, genera una entrata di 800/900 milioni di euro allâanno che dovrebbe essere re-investita nella sanità , invece solo 250 milioni vengono spesi per la sanità . I rimanenti sono andati a coprire i costi dei trasporti, ed in generale nei servizi primari, perché lo Stato ci trasferisce poco e niente". L' imprenditore Rosario Nasti, titolare dellâazienda Soim, che ha terminato da qualche mese i lavori alla nuova ala dell'ospedale di Colleferro, è intervenuto spiegando che ancora non è stato pagato a causa del classico rimpallo delle responsabilità tra Asl e Regione. Quindi lavori finiti, nuova ala non consegnata e non fruibile dall'utenza, lavori non pagati, e a rischio licenziamento circa 40 dipendenti. Sull'ospedale è intervenuto, a conclusione di convegno, anche il Coordinatore locale dei Conservatori e Riformisti Remo Paniccia ricordando "dell'inaugurazione di Zingaretti in piena campagna elettorale; che i reparti di Neonatologia, Ostetricia, Ginecologia e Pediatria trasferiti allâOspedale di Palestrina, sono destinati a chiusura perché non raggiungono la quota minima di 1000 parti all'anno dal momento che il territorio sceglie Roma per partorire. Infine - ha concluso - che le promesse elettorali di smantellare termovalorizzatori e discarica, al momento sono state disattese. Sono deluso dagli effetti della vittoria elettorale di Sanna perché tanti, condivisibili buoni propositi sono rimasti tali".
Conservatori e Riformisti, nasce il nuovo gruppo civico
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Colleferro - Colleferro
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