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Amaseno

Rubano bufale, scoperti e denunciati

Il furto in un allevamento della Valle. I ladri avevano prelevato alcuni animali del valore di 2.000 euro ciascuno. Provvidenziali le indagini dei carabinieri che hanno identificato e denunciato due persone recuperando la refurtiva

bufale

Un allevamento di bufale nella Valle dell’Amaseno

Non c’è pace nemmeno per gli animali a giudicare da quanto è accaduto nei giorni scorsi nella Valle dell’Amaseno. Per fortuna ci sono i carabinieri della stazione cittadina, sempre in allerta e pronti a intervenire per risolvere ogni problema, ma soprattutto per contrastare la criminalità organizzata. Alcuni capi di bufala mediterranea sono stati rubati con l’intenzione di piazzarli sul mercato nero quanto prima. Si tratta di abigeato, un reato oggi poco diffuso, che però va equiparato ad ogni altro furto. Anzi è tra i più raffinati e remunerativi, con pochi rischi, fruttando ai ladri un bel gruzzoletto se le bestie sono di pregio. Come nel caso delle bufale di Amaseno, la cui razza viene ormai selezionata da anni per garantire la produzione di latte di ottima qualità. Non solo, perché si tratta di capi certificati indenni da brucellosi, leucosi e tubercolosi il cui valore di mercato si aggira intorno ai 2.000 euro per animale di produzione.

Andiamo, però, ai fatti. Venerdì scorso, il titolare di un’azienda agricola del territorio aveva denunciato il furto di alcuni capi bufalini dalla sua tenuta, avvenuto durante la notte. Gli allevatori, infatti, sebbene siano proprietari di centinaia di capi, conoscono benissimo una ad una le loro bufale, per cui il furto di alcune non passa inosservato. Si trattava di bufale in giovane età, quindi produttive e facilmente smerciabili sul mercato nero, perché probabilmente prive di bolo, un microchip identificativo inalterabile. Ma i piani dei ladri sono stati guastati subito dai carabinieri, che si sono messi all’opera avviando le indagini.

In breve tempo, i militari sono giunti ai risultati sperati. E questo grazie anche alla loro approfondita conoscenza del territorio e della popolazione. Infatti, gli uomini dell’Arma, a poche ore dal furto, hanno rinvenuto il luogo dove erano stati momentaneamente nascosti gli animali. Un’azione tempestiva che ha evitato la rivendita delle bufale sul mercato nero. Non solo, perché i carabinieri sono riusciti anche a ritrovare il provento di altri furti, a restituire sani e salvi i capi rubati e, soprattutto, a individuare i colpevoli, due persone del posto, denunciandole in stato di libertà. Le indagini, comunque, sono ancora in corso per scoprire l’eventuale collegamento con altre attività criminose.

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