Troppo poche le nascite in due mesi, troppo alti i costi anche in termini di personale e reperibilità che occorre affrontare ed è così che la “Casa della maternità” dell'ospedale “San Benedetto” è serio rischio chiusura.

Un servizio a rischio chiusura

Si tratta per il momento soltanto di voci che necessitano delle necessarie conferme da parte dell'Asl (non ancora arrivate), ma sono i dati a far emergere un quadro impietoso: se, un tempo, il nosocomio alatrense era ai vertici provinciali per il numero dei parti, da ottobre i nuovi arrivati sono soltanto due. Sì: due in due mesi. È vero che la nuova struttura, fortemente voluta dall'ex dg Isabella Mastrobuono, è diversa dal “vecchio” reparto di Ginecologia e Ostetricia (i parti sono solo naturali e in assenza di qualsiasi complicazione, ndc), ma restano i numeri a metterla in pericolo, riaprendo un dibattito polemico che, in verità, non si è mai chiuso.


Comitati contro Ottaviani

I dubbi e le critiche che hanno sempre accompagnato la “Casa della maternità” r i p r e n d e r a nno vigore tra chi parlerà di scelte sbagliate, di servizi non efficienti, di ospedale sottodimensionato. Ma i problemi della “Casa” non sono gli unici a tormentare le sempre traballanti sorti del “San Benedetto”. Il comitato spontaneo per la difesa dell'ospedale non ha gradito le dichiarazioni del sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, spese in difesa del reparto di Pediatria dello “Spaziani” po iché si teme un'ulteriore penalizzazione di quello alatrense. E proprio da Alatri parte l'invito ad evitare i localismi e ad agire nel nome di un solo obiettivo, anche perché la realtà sanitaria che unisce la città ernica al capoluogo è unica. «Cosa ci sarebbe di strano se i cinque pediatri di Alatri, senza perdere ulteriori posti letto in provincia, si occupassero temporaneamente di tutta Pediatria? Chiudendo Alatri, perderemmo altri dodici posti letto che a Frosinone non entrano. Se Frosinone non deve chiudere ma non è autosufficiente con le turnazioni, perché dovrebbe chiudere Alatri, pur autosufficiente, dove il reparto è unito e tutti si dividono le guardie e le notti?». E l'ennesimo campanello d'allarme: «Se chiude temporaneamente Frosinone ci sarà il recupero, se chiudesse Alatri potrebbe essere per sempre». Commenti che non hanno niente di nuovo.