Partito ufficialmente oggi dopo la firma della convenzione da parte di tutte le istituzioni del territorio (Prefettura, Questura, Procura, Comune, Asl). Il progetto interessa tutti i comuni del distretto “A”, ed è una vera e propria sperimentazione sul territorio nazionale, seconda solo all'esperienza avviata a Cremona. Per Pronto Intervento si intende l'accoglienza presso una famiglia, reperita all'interno di un apposito albo, fornito ad un minore (tra 0-10 anni, ndc) temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, in condizioni di necessità e di urgenza e che necessita di particolari attenzioni affettive e relazionali. Un affido che potrà essere disposto con specifico provvedimento dai servizi sociali, anche in assenza di interventi dell'autorità giudiziaria, e che è una alternativa all'inserimento in casa famiglia.
Istituzioni protagoniste
Le parole che hanno accompagnato la sottoscrizione della convenzione sono state tutte improntate all'entusiasmo. Il dottor Claudio De Angelis, procuratore capo presso il Tribunale per i minorenni di Roma, ha ricordato significativamente «La cultura e la tradizione dell'accoglienza della terra ciociara, espressa nel passato con il baliatico e che oggi assume nuova forma»; il colonnello Giuseppe Tuccio, ha auspicato che il progetto si possa allargare a tutta la provincia; il sindaco di Alatri Giuseppe Morini ha ringraziato le famiglie che si sono messe a disposizione. Presente anche il questore Filippo Santarelli e per l’Asl Antonio Corbo. Infine il prefetto Emilia Zarrilli si è detta orgogliosa di rappresentare le istituzioni in questo territorio: «Conosco la realtà di Cremona, ben diversa dalla nostra, e sappiamo tutti le difficoltà che vi sono nella provincia di Frosinone nell'ambito sociale».