Tre anni fa uccise la giovane fidanzata Federica Mangiapelo, di soli 16 anni. Un reato per il quale è stato condannato a 18 anni di reclusione, pena inflittagli la scorsa estate nel processo con rito abbreviato (che gli ha permesso di avere un significativo sconto rispetto ai 24 anni richiesti dall'Accusa). Oggi, a distanza appunto di tre anni, Marco di Muro, il fidanzato della ragazza, ha deciso di presentare ricorso in Appello.

Una notizia che è stata ufficializzata dal suo legale, l'avvocato Cesare Gai, con una dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa. Una tempistica che, pur nella legittimità giuridica della scelta, a molti è apparsa quanto meno intempestiva, considerando che è andata a coincidere con il terzo anniversario della morte della giovane. Federica Mangiapelo, infatti, secondo quanto emerso nel processo, è stata affogata dal fidanzato nelle acque del lago di Bracciano nella notte di Halloween del 2012 al culmine di una violenta lite, l'ennesima che ormai caratterizzava il rapporto tra i due, "avvelenato" dalla possessività e dalla gelosia di Marco di Muro. Ed è stato proprio il ragazzo, che si è sempre proclamato innocente, ad ammettere di aver più volte picchiato la 16enne, che a volte rinchiudeva in casa della madre e che considerava una "cosa" di sua proprietà.

Una mossa, la richiesta di Appello, che la famiglia di Federica aspettava e che, nonostante questo, ha comunque lasciato l'amaro in bocca a tutti.Â