La missiva e le accuse
«Che sarebbe stato un grande bluff, molti se ne erano subito accorti, oggi tutti ne hanno la conferma. La Casa della Maternità di Alatri non solo non può funzionare ma è necessario che ne venga disposta la chiusura a tutela dellâutenza e dello stesso personale medico e del comparto, che è stato obbligato dal management aziendale e dalla direzione sanitaria ospedaliera, a dare esecuzione e funzionalità ad una idea di pe sé buona ma con un assetto logistico ed organizzativo impraticabile, e che contrasta con quanto regolamentato e prescritto in sede regionale. Innanzitutto, il servizio si regge sulle reperibilità h24 a totale carico del personale della Ginecologia di Frosinone che, quindi, nel mentre è in servizio, è contemporaneamente collocato in reperibilità per la C.M. e ciò vuol dire che nel caso di necessità il dirigente medico e lâostetrica devono abbandonare il reparto e recarsi con la propria autovettura presso la sede di Alatri che dista ben oltre i 3/5 Km prescritti dalla Regione (impiegando anche oltre 30min, considerando lâabbandono del posto, la viabilità , i tempi di vestizioni/svestizione) ed anzi proprio tale distanza non garantisce affatto la sicurezza, tantâè che nel caso che subentri una qualsiasi complicazione, nonostante la presenza del medico ed ostetrica, per lâassistenza, la paziente deve essere trasferita comunque a Frosinone. Per assicurare la presenza alla Casa della Maternità può anche capitare che a Frosinone possano rimanere una o due ostetriche del tutto insufficienti nel caso di urgenze, affatto improbabili, visto il numero di parti allo Spaziani. Non solo. Il personale medico in servizio a Frosinone è chiamato a svolgere un orario continuato sino a 36/48 ore continuative (sommando servizio, guardie e reperibilità alla C.M. Alatri) con quanto ne consegue in termini di efficacia ed efficienza degli interventi. Neppure se lo si fosse voluto fare intenzionalmente, si poteva ipotizzare un tale assetto organizzativo/logistico».
Dipendenti a rischio
«Al paradosso se ne aggiunge un altro, atteso che, per assicurare la reperibilità presso la Casa della Maternità di Alatri, non verrebbe, poi, espletata presso la Ginecologia di Frosinone per cui in caso di urgenza si dovrebbe chiamare (solo) il responsabile del reparto, non esistendo altri âreperibiliâ. Tale situazione non è addebitabile al personale dirigenziale medico ed alle ostetriche, perché il problema è a monte ed attiene proprio allâapertura della Casa della Maternità in carenza assoluta di risorse umane ed in una collocazione logistica che non ha tenuto conto delle effettive esigenze funzionali, ma ha risposto, piuttosto, a necessità politiche, per dare un âcontentinoâ al politico regionale di turno ed alla città di Alatri, a fronte della chiusura di ostetricia e ginecologia. Paradossalmente si possono creare disservizi anche alla Ginecologia di Frosinone. à evidente che vi deve essere un intervento diretto del sindaco di Alatri e del prefetto, e del presidente della Regione Lazio, non perché è la Fials a sollecitarlo, ma perché, oltre alla tutela del personale medico e non, il bene primario da tutelare è la salute delle pazienti e dei nascituri che va ben oltre lâinteresse politico di âquesto o quelloâ».
Casa della Maternità La Fials ne chiede la chiusura
Casa della Maternità La Fials ne chiede la chiusura
Alatri - Alatri
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