Nuovo stadio di Chiappitto, presto lo sgombero delle macerie ancora presenti nella tribuna dell'impianto.
Il comune ha avviato ieri le procedure tecniche e amministrative per la rimozione dell'intera copertura crollata a seguito delle violente raffiche di vento soffiate la notte tra l'8 e il 9 febbraio scorsi. Via, dunque, il cumulo dei detriti e quanto è rimasto in piedi, riconsegnando agli sportivi una struttura “liberata” da quei rottami che per lunghi mesi hanno rappresentato una “ferita” per l'intera città.


La procedura di bonifica 

Tramite un apposito bando, verrà individuata una ditta che sarà incaricata dell'operazione e, presumibilmente, entro la fine di ottobre pali, lastre e lamiere saranno spostati per lo smaltimento. Alla rimozione non corrisponderà un successivo intervento per la ricostruzione del tetto: l'assessore Mario Belli ha inteso precisare che non ci sono i fondi indispensabili per avviare dei nuovi lavori, quindi la tribuna (mai usata dal pubblico) resterà scoperta.


Struttura a metà 

Del resto, parliamo di un complesso sportivo che, nonostante i grandi investimenti quantificabili in svariati milioni di euro, rimane sotto-utilizzata e limitata soltanto all'impiego della pista d'atletica.
Vane anche le speranze di affidare la struttura in gestione: le uniche possibilità palesatesi (tra cui un timido tentativo del Frosinone calcio ai tempi della serie B, ndc) sono tramontate in un lampo di fronte ad un monte di difficoltà e ai costi eccessivi.


Pochi i fondi


In queste condizioni, l'amministrazione Morini non ha intenzione di investire altre ingenti risorse economiche per il nuovo stadio che, nel frattempo, è stato pure intitolato (all'ex sindaco e politico Franco Evangelisti, ndc) pur non avendo mai ospitato una sola manifestazione sportiva. Altro aspetto importante dell'intera vicenda è l'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica subito dopo il crollo e il sequestro dell'area. La perizia tecnica è già nelle mani degli inquirenti, ma pare che sia necessario un supplemento di documentazione per comprendere se, alla base del collasso strutturale, ci sia stato soltanto l'evento atmosferico (le folate superarono i 100 km orari) o errori nella realizzazione della copertura: in quest'ultimo caso, andrebbero vagliate precise responsabilità.
Da questo punto di vista si dovrà attendere l’esito dell’inchiesta avviata subito dopo il crollo.
Poi l’attesa sarà per la bonifica della tribuna crollata!