Nella notte tra sabato e domenica scorsi le telecamere in Piazza Santa Maria Maggiore non funzionavano. Non funziona tutto il sistema di videosorveglianza, andato in tilt per un guasto tecnico. Non esistono dunque immagini da cui poter trarre elementi utili a individuare i responsabili degli atti vandalici che, poco più di 48 ore fa, hanno sfregiato il centro città .
E questo è un primo dato, che rende ancora più difficile il terreno delle indagini. Il secondo, di cui già si vociferava domenica mattina, è che gli âocchiâ elettronici disseminati per le strade di Alatri sono inservibili, messi ko.
A conferma arrivata, è quasi inutile aggiungere che ci sarà una messe di polemiche, soprattutto relativa al fatto che un dispositivo costato 100mila euro è inutilizzabile. Ma, oltre alla mancata efficienza, ci sono dubbi anche sulla reale efficacia del sistema, poiché il comandante della Polizia municipale, il maggiore Dino Padovani, sostiene che «Qualora le telecamere avessero funzionato in modo regolare, non avrebbero comunque aiutato a identificare la persona o le persone autori dei gesti teppistici, in quanto non sono ad infrarossi». Ossia, di notte si vede poco o niente. «In più, sono posizionate ad un'altezza troppo elevata e funzionano tramite una connessione wireless, con il segnale che talvolta si perde nell'etere».
Insomma, oltre ai problemi tecnici, sconteremmo tutta una serie di difficoltà legata ad un sistema che fin dalla sua inaugurazione non sarebbe stato adeguato. E anche qui prevediamo polemiche, con il tema della sicurezza che adesso sta diventando centrale nel dibattito politico-amministrativo. Intanto, sul fronte delle indagini, i carabinieri del maggiore Contente stanno ricostruendo tutti i movimenti in Piazza Santa Maria Maggiore in quella notte e con interrogatori cercare di arrivare alla verità .