Intanto l’europarlamentare Antonio Tajani ha avuto un merito: quello di far sedere attorno ad un tavolino Antonello Iannarilli e Mario Abbruzzese per circa un’ora. Occasione la visita del gruppo forzista all’ospedale San Benedetto. Obiettivo del vertice superare il duro scontro interno a Forza Italia. All’indomani della visita e dell’incontro a tre qualcosa si è già mosso, e lo si è potuto leggere nell’intervista rilasciata al nostro giornale dallo stesso Abbruzzese. A specifica domanda sul ruolo di Iannarilli, ha di fatto aperto invitando all’unità e dichiarando come Iannarilli sia una risorsa del partito, sebbene ci siano su alcune questioni opinioni differenti.
Il riavvicinamento tra Abbruzzese e Iannarilli avrà di certo ricadute su quello che sta accadendo nel contesto alatrense. È noto che una parte di ex azzurri, alcuni vicini ad Abbruzzese e capeggiati dall’ex assessore Addesse, e in rotta con Iannarilli, in questi mesi abbiano avviato un dialogo con Programma Alatri, Progetto Alatri e altre realtà civiche per trovare una candidatura alternativa a Morini e che non sia espressione dei partiti tradizionali. Questo riavvicinamento tra Abbruzzese e Iannarilli potrebbe determinare uno stop di rilievo alla novità civica. 
Gli attuali governanti osservano e si preparano alla lunga corsa elettorale, attendendo quelli che saranno gli sfidanti. C’è un però, e riguarda il caso dell’assessore alla pubblica istruzione Vincenzo Galione. La rottura con Morini è ormai nell’aria. Anche in questo caso le prossime settimane saranno determinanti.