Manifesti elettorali incollati ovunque: il sindaco Morini ha emanato ad inizio mese una nota con la quale invita la Polizia Municipale a raccordarsi con gli altri uffici preposti al controllo e a rafforzare il servizio di affissione e rimozione in questo periodo di campagna elettorale. Il tutto per mantenere un decoro delle strade e degli spazi esterni a quelli regolarmente assegnati per legge ad ogni lista e candidato a sindaco.

In pratica: non è possibile affiggere la pubblicità elettorale al di fuori dei tabelloni che, per legge, sono destinati agli schieramenti in corsa. Invece, come è noto, è un proliferare di manifesti e striscioni, posti in punti pubblici o privati. Per tale ragione, il primo cittadino ha ordinato l'oscuramento di alcuni manifesti 6x3 apposti in via Aldo Moro, su spazi a pagamento. Ma, come ha ricordato lo stesso Morini, «Probabilmente ce ne sono anche in altri luoghi». E vanno tolti ugualmente, secondo la normativa.

La questione è stata sollevata anche da varie compagini che partecipano alla competizione elettorale, in primis dal Movimento 5 Stelle che ha presentato un esposto. Sulla vicenda interviene pure Tarcisio Tarquini (Alatri in Comune, Prospettiva Futura e Patto Civico), pronto a chiedere un incontro tra i candidati per concordare un criterio comportamentale che sia comune a tutti e rispettato da tutti.

Nella stessa nota citata sopra, infine, il sindaco ha fatto riferimento altresì ad un'altra problematica relativa all'uso/abuso da parte delle agenzie funebri di apporre i manifesti mortuari fuori dalle tabelle predisposte (“su muri, cassette Enel e telefoniche, nonché negli spazi commerciali”): anche in questo caso i Vigili Urbani sono stati invitati a diffidare e a sanzionare chi agisce in modo poco corretto. Quest'ultima questione, ha scritto il sindaco «è stata più volte sollevata sulla stampa e se ne è occupata anche una nota emittente locale rappresentando che è uno dei gravi problemi più volte segnalati e mai risolti».