Perplessità sugli incarichi professionali, spese troppo elevate per l’Ente, urgenza di creare un albo di professionisti cui il Comune può attingere a rotazione. Sono questi i temi toccati da Tarcisio Tarquini, candidato a sindaco per “Alatri in Comune”, “Prospettiva Futura” e “Patto Civico”, in una nota che prende spunto da una delibera con la quale sono stati liquidati oltre 45mila euro all’ingegner Alfredo Delfi.

La somma era solo l'acconto per la realizzazione del progetto di ampliamento ed efficientamento energetico dell’edificio dei servizi sociali di Largo Nassiryia. La parcella totale è superiore ai 94.000 euro, conseguenza di un incarico conferito due anni fa. Tarquini non contesta la professionalità di Delfi («di tutto rispetto»), ma pone diverse questioni. La prima: «Quale procedura si sia seguita per conferire l’incarico, tenuto conto che l’importo del lavoro commissionato, superando la soglia degli affidamenti diretti, avrebbe dovuto imporre il ricorso all'evidenza pubblica».

Tarquini chiede inoltre l’istituzione di un albo dei professionisti (locali e non) da cui attingere con il principio della rotazione. Un’ultima osservazione riguarda la riserva «all'entità del compenso riconosciuto al professionista, cifra da considerarsi esorbitante in tempi contrassegnati sia dalla libera concorrenza tra professionisti sia dalla spending review». Come dire: la barriera della spesa pubblica diventa invalicabile solo in alcune occasioni.