Quest’anno ricorre il 71 anniversario della Liberazione d’Italia e come tutti gli anni l’Amministrazione comunale ha voluto ricordare questo anniversario rendendo omaggio ai caduti della guerra 15/18, ai caduti di tutte le guerre e ai caduti civili di Alatri. Nel corso della tradizionale sfilata, purtroppo svoltasi sotto la pioggia, il Sindaco Giuseppe Morini ha proceduto allo scoprimento della targa di intitolazione di una strada del centro cittadino ad Ilario Canacci, martire delle Fosse Ardeatine. Il consigliere comunale Tonino Scaccia è stato il primo a battersi per la intitolazione di una strada a Ilario Canacci e da presidente della Commissione Toponastica c'è riuscito. <C'è differenza tra memoria e storia - afferma - la memoria è vivente ci sono tante memorie anche contrastanti riguardo un episodio. La storia si serve della memoria. La usa ma fissa per sempre un episodio in maniera unica immodificabile e condivisibile. Oggi abbiamo consegnato finalmente alla storia della nostra città la memoria di Ilario Canacci morto per la nostra libertà>. Nato da Rina Canacci e da Antonio La Bruna, il padre naturale che non lo riconobbe mai, Ilario ancora bambino fu affidato alla famiglia di Arduino Veloccia ed Ersilia Calabrese, una famiglia della nostra Città , residente in contrada Sant’Emidio. Questa famiglia, sebbene popolare e non agiata, allevò Ilario come un figlio, educandolo ai valori fondamentali della famiglia, del lavoro e della libertà, valori che troviamo in tutte le nostre famiglie. Trasferitosi, con la sorella, a Roma, all’età di 15 anni, visse nella Borgata Gordiani, dove lavorando come cameriere in un bar conobbe alcuni ragazzi poco più grandi di lui impegnati nei gruppi della resistenza romana. Il suo gruppo, in particolare, operava nell’area di Centocelle, attuando azioni di sabotaggio alle strutture militari dell’esercito occupante tedesco. Fu arrestato per questo motivo il 20 marzo del ’43. Morì, vittima del’eccidio delle Fosse Ardeatine, a soli 17 anni, il 24 Marzo del 1944. Il ricordo della figura di Ilario e del legame strettissimo con la nostra Alatri è stato portato dal prof. Nando Sevi, membro della Commissione Toponomastica, alla presenza delle Autorità civili e militari e, in rappresentanza della famiglia Veloccia, dal Sig. Di Castro Gino. Il Sindaco rivolgendo il saluto a tutti i presenti, dalle autorità alle associazioni d’arma, alla banda cittadina e ai numerosi concittadini che nonostante l’inclemenza del tempo sono intervenuti ha ricordato che la resistenza è un valore comune e che la Libertà che i nostri Padri hanno conquistato a costo anche della propria vita, è un bene prezioso per il quale ancora oggi dobbiamo combattere. Soffermandosi sulla cerimonia di intitolazione della strada ad Ilario Canacci, il Sindaco Morini ha voluto ringraziare il Consigliere Tonino Scaccia, presidente della Commissione Toponomastica, per il lavoro svolto e per la convinzione che ha messo nel proporre e perseguire l’intitolazione a questo figlio adottivo di Alatri, morto per la libertà.Â