L'installazione di una piccola telecamera all'interno della âmacchinaâ di San Sisto, ha proprio mandato su tutte le furie i fedeli. à bastato un post su Facebook e si è scatenata lâira di tantissima gente.
Nella mattinata di mercoledì, proprio mentre alcuni componenti della Confraternita di San Sisto si accingevano a poggiare la statua del santo patrono sui binari per farlo scorrere, qualcuno avrebbe visto una mano che piazzava la "Gopro" alla destra del volto di San Sisto. Forse le intenzioni del fotografo o del cineoperatore erano di riprendere suggestive immagini della processione oppure degli Incollatori. Ma questa idea stramba di installare la telecamerina ha dato fastidio a tutti.
Tanto che dopo la pubblicazione della foto su Facebook, immancabili e più che mai opportuni sono stati i commenti sfavorevoli. Chi ha parlato di una smodata spettacolarizzazione di un evento religioso, chi di cosa gravissima, chi ha gridato allo scandalo e allo scempio, altri di oltraggio e di vergogna, e altri che hanno ricordato che "San Sisto è di tutti". Quest'ultima affermazione, però, farebbe intendere forse dell'altro.
Una cosa è certa; sembrerebbe che il parroco della Concattedrale di San Paolo don Antonio Castagnacci non abbia autorizzato nessuno ad installare la telecamerina. E allora chi è stato a posizionarla, visto che la "Gopro" non è stata poggiata nella "macchina" di San Sisto con una ventosa.
à stato eseguito un meticoloso lavoro. Sembrerebbe che a contatto con la struttura in legno sia stato poggiato del biadesivo, poi una basetta con delle viti (come si evince dalla foto), due scanalature dove poi è stata alloggiata la telecamerina che è stata per gran parte del tempo accesa e funzionante e non spenta come era trapelato in un primo momento.Â