«Il monumento – ricorda Carlo Costantini - è stato fortemente voluto dall’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Frosinone, che ha lavorato per decenni per non far cadere nell’oblio ciò che resta della storia di Alatri (e del mondo), durante e dopo la seconda guerra mondiale. L’Anpc, infatti, aveva pubblicato nel 2010 un bando, finanziato dalla Regione Lazio, per la “realizzazione di una stele o di un monumento a ricordo degli internati e delle vittime del campo di concentramento Le Fraschette”. Il bando era rivolto ai giovani, agli studenti dei licei artistici, degli istituti d’arte e delle accademie delle Belle Arti, agli iscritti alle facoltà di Architettura e di Ingegneria del Lazio e delle nazioni i cui cittadini furono internati nel Campo “Le Fraschette” di Alatri nel periodo dal 1942 al 1944. Il tema era: la memoria degli internati e delle vittime del campo di concentramento “Le Fraschette” di Alatri». L'allora giuria del concorso era composta da Bruno Olini, presidente Anpc regionale; Giulio Rossi, assessore alla cultura del Comune di Alatri; Maria Teresa Graziani, consigliere provinciale di Frosinone; Mario Costantini, rappresentante dell’Anpc di Frosinone; l’architetto Sandro Capretti; Marilinda Figliozzi, autrice di saggi sull’argomento; Pierino Malandrucco, funzionario del Provveditorato agli Studi. Ed era rimasta colpita dall’elaborato di Nicolò Troianiello, iscritto alla facoltà di architettura di “Roma Tre”, che «ha saputo esprimere con sintesi contemporanea e in forma tutta concettuale, la condizione di alienazione e privazione della libertà unitamente all’invito alla sosta e alla riflessione del visitatore" (nella foto, come verrà il monumento). Degni di nota anche i progetti realizzati da Giuseppe Pantano, iscritto alla facoltà di architettura de “La Sapienza”, e della classe V/A del Liceo Artistico “A. G. Bracaglia” di Frosinone che si sono aggiudicati, rispettivamente, il secondo e terzo premio. Ora si attende l’inaugurazione.