Riccardo Gatta ha ricevuto la nomina al termine della “graticola”, il metodo pentastellato per valutare idee, proposte e affidabilità degli aspiranti candidati. L'investitura è stata quindi anche l'occasione per annunciare propositi che troveranno poi maggiore esplicazione nel programma in via di definizione. «Perché mi sono candidato? Sono stato spinto dal gruppo, ma la premessa al mio impegno è che quel gruppo continui a lavorare», sono state le prime parole di Gatta. Poi, una sfilza di domande su varie tematiche locali: «Bisogna individuare tutte le risorse cui poter attingere e contenere la spesa e gli sprechi. Un esempio pratico? Ad Alatri ci sono 4500 punti luce pubblici, con 250-300 contatori che pesano sulle casse: quest'ultimo numero può essere ridotto e, inoltre, si può fare illuminazione pubblica utilizzando tecnologie differenti e meno costose. Serve rivedere il piano delle opere pubbliche, realizzando solo quelle strettamente necessarie alla comunità. Abbiamo un sistema di videosorveglianza che non funziona e che va rivisto. Bisogna tutelare meglio il nostro patrimonio storico-culturale». Una questione che, da mesi, è sulla bocca di tutti i politici è quella relativa ai conti pubblici. «Occorre studiare bene il bilancio, leggere tra le pieghe dello stesso, ma un dato mi è balzato agli occhi: alla voce finanziamenti europei c'è scritto zero euro: occorre attivarsi per ottenere questi fondi». Altra idea di Gatta è quella di attivare un assessorato allo sviluppo, che funga da stimolo all'imprenditorialità e crei nuove occasioni per i cittadini. Lo attende una “battaglia” elettorale dura, ma l'esponente del M5S è convinto di poter dire la sua. Soddisfatto l'onorevole Luca Frusone, presente alla “graticola”, che ha salutato il lungo lavoro svolto dal Meetup nelle ultime settimane: adesso parte un altro “lavoro”, la composizione della lista di supporto a Riccardo Gatta.