«Cari Dario, Maurizio e Tonino - scrive Tarcisio Tarquini - voglio innanzi tutto ringraziarvi per l’iniziativa che avete intrapreso di verificare la possibilità di un unico raggruppamento civico alle prossime elezioni comunali di Alatri. Ho discusso con tutti i componenti del nostro movimento “Alatri In Comune” quanto è emerso nella riunione di giovedì scorso, esprimendo le mie considerazioni sulle questioni di metodo (soprattutto) e di programma affrontate in quella sede. Siamo giunti alla conclusione che non esistono le condizioni per un comune approfondimento sui programmi, essendo parso chiaro dagli interventi dei rappresentanti delle liste civiche “storiche”, che l’orizzonte politico e programmatico cui esse si riferiscono è distante da quello che abbiamo definito nel nostro documento programmatico. Non esprimiamo, in questa occasione, valutazioni su quanto è stato detto nella riunione di giovedì poiché rispettiamo il parere di tutti, né vogliamo replicare ad affermazioni circolate sui “social” che pure tradivano l’intento assai chiaro di incoraggiare una sorta di fronte civico contro “Alatri In Comune”. Tutto ciò ci è comunque sufficiente per ritenere inutile la nostra presenza ad ulteriori riunioni». Restiamo, invece, interessati ad approfondire il dialogo con il nuovo mondo civico che, in esplicita discontinuità con atteggiamenti e atti del passato, più o meno recente, cerca di presentare alla città proposte radicalmente nuove. È un confronto che solleciteremo, rinnovando il ringraziamento mio e di tutta “Alatri In Comune”, vi saluto con amicizia e cordialità, che vi prego di partecipare sinceramente agli altri amici del “tavolo” da voi promosso». Il primo ad intervenire è Antonio Colella (Prospettiva Futura). «Da neofita della politica, mi ero illuso che si potesse finalmente discutere su temi concreti e proporre alla cittadinanza un progetto chiaro e coeso per cercare di risollevare Alatri. Siamo di fronte a delle elezioni che molto probabilmente secondo il parere di uomo di strada, non cambieranno di una virgola l'assetto amministrativo della nostra città, stante questa frammentazione. Per questo motivo ritenevo e ritengo che ci voglia una squadra forte e coesa. Chiaramente accetto le conclusioni di “Alatri In Comune” con rammarico. Continuerò a lavorare affinchè nel futuro si possa davvero dar vita a questo sogno con tutto il mio entusiasmo e, avendo aderito al progetto di una persona che stimo molto e cioè l’avvocato Galione, appoggerò lealmente qualsiasi decisione scaturisca all'interno della nostra lista». Pasquale Caponera (Programma Alatri).«Noi andiamo avanti lo stesso, quello che vuole fare Tarquini, che era già chiaro giovedì scorso e cioè candidarsi a sindaco a prescindere dalla discussione in atto, non ci interessa a questo punto. Entro questa settimana presenteremo il nostro candidato con le liste che saranno al nostro fianco. A noi non interessa fare il consigliere di opposizione, avere un piccolo orticello da coltivare, ma cercare di andare a governare aggregando più soggetti possibili. Visto che ci vogliamo e dobbiamo scontrare con la maggioranza uscente che è forte, con un centro-destra che non è da non sottovalutare, vogliamo unire più forze attorno al nostro progetto».
Insomma dal mondo civico nessuna novità. Ognuno per la sua strada!