Il rispetto assoluto e inderogabile delle quote rosa, il meccanismo di una staffetta a tempi variabili tra le cinque liste che hanno ottenuto un solo consigliere comunale, la vicepresidenza del consiglio a Francesco Trina, immediatamente dichiaratosi indipendente, la previsione di incarichi nello staff per esponenti di quelle liste rimaste per ora fuori dall'esecutivo. Si tratta di segnali precisi: Nicola Ottaviani intende mantenere tutti gli equilibri, non lasciando fuori nessuno. Esattamente come fece con la rotazione degli assessori a cinque mesi. Ha nove gruppi che lo sostengono: Lista Ottaviani e Polo Civico esprimono due assessori, Forza Italia uno più il presidente del consiglio, la Lista per Frosinone, Alternativa Popolare e Cuori Italiani uno. Poi c'è Riccardo Mastrangeli, assessore tecnico di fiducia del sindaco. Frosinone Capoluogo, Fratelli d'Italia e Forza Frosinone subentreranno agli esponenti di Alternativa Popolare e Cuori Italiani in corso d'opera. Forse. Perché sul campo c'è la possibilità forte che Ottaviani possa "obbedire" alla ragion di partito di Berlusconi. Che vuole esportare il modello Solidiamo, che vede il primo cittadino del capoluogo ciociaro partecipare alle primarie del centrodestra per individuare il candidato alla presidenza della Regione. C'è poi l'opzione della Camera. Ma il punto è racchiuso in una parola: ineleggibilità. Ottaviani ha dato incarico ad un costituzionalista per studiare la situazione. Però l'ineleggibilità, se confermata, comporterebbe che Ottaviani dovrebbe dimettersi da sindaco prima di concorrere per altri incarichi. Il sindaco di Frosinone è in stretto contatto con Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo. Il nome di Tajani circola anche per la candidatura a premier del centrodestra. Il modello di giunta Ottaviani bis può rappresentare un ulteriore laboratorio: c'è Alternativa Popolare, ci sono tante realtà civiche, le donne sono protagoniste. Sarà Antonio Tajani a parlare con Silvio Berlusconi sulle prospettive. Una cosa è certa: da settembre a dicembre per Ottaviani saranno i mesi decisivi per la scelta del futuro. Però anche sulla composizione della giunta Nicola Ottaviani ha voluto dare la sua impronta. L'attribuzione della carica di vicesindaco a Fabio Tagliaferri (Polo Civico) chiude una "ferita" rimasta aperta dalla scorsa consiliatura. Le deleghe ai servizi sociali e all'ambiente affidate a Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) valorizzano quella che ormai è una risorsa politica dell'intero centrodestra cittadino. Così come l'elezione di Adriano Piacentini alla presidenza dell'aula è il riconoscimento ad un esponente che ha ottenuto 604 voti e che da decenni è protagonista. Riccardo Mastrangeli al bilancio fa capire quali sono i fedelissimi di Ottaviani. Lo zar Nicola ha lasciato il segno.
Ecco tutti gli uomini del "sindaco-zar"
Fabio e Massimiliano Tagliaferri, ma anche Piacentini e Mastrangeli. La giunta del secondo mandato è blindata. Nonostante gli equilibri
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