Il centro storico tra abbandono e politiche edilizie inesistenti. A rischio una casa su tre, l’immagine del degrado che avanza. Il pericolo più grande è nei quartieri alti dove i residenti hanno raccolto firme e chiesto al Comune di intervenire. Senza regole e controlli, i palazzi si sbriciolano sotto gli occhi impotenti dei pochi abitanti rimasti.

A Veroli come altrove si preferisce costruire in campagna. Così le vecchie case, tirate su dopo la guerra o anche prima, senza criterio e senza alcuna precauzione asismica, sono a rischio crollo. Dietro piazza Diamanti, dove sorge il famoso palazzo Ater (sempre in attesa di essere sistemato), ci sono come in tanti altri vicoli del centro storico della parte alta di Veroli abitazioni abbandonate,cadenti e pericolose. «Il brutto -raccontano i residenti - è che si trovano vicino ad abitazioni restaurate con sacrificio. Ci siamo rivolti diverse volte a tutti gli organi preposti, ma il Comune non interviene né per imporsi né per incentivare. Così è tutto fermo, non si restaura e nemmeno si demolisce, a rischio e pericolo di chi in quei quartieri ci abita».

Stessa sorte per via Gracilia dove, per ordinanza sindacale, è già stato effettuato un primo intervento dimessa insicurezza. Ma non basta. Interi pezzi di cornicione continuano a sgretolarsi sotto gli occhi dei passanti. Diverse volte sono dovuti intervenire i vigili del fuoco che, dopo un accurato sopralluogo, hanno provveduto a chiudere l’area con disagi alla circolazione viaria.

L’incuria dei privati e l’indifferenza del Comune mettono però a rischio l’incolumità dei residenti che chiedono interventi urgenti. «Il crollo di cornicioni sono all'ordine del giorno - commenta il consigliere comunale Gianfranco Rufa - se non si prendono provvedimenti seri, i residenti rischiano di rimanere sotto le macerie. Chiediamo di contattare i proprietari degli edifici per cercare insieme una soluzione che sia compatibile con le necessità di chi il centro storico lo vive».