Da lunedì mattina, lâattuale rosa dei canarini (età media 27,2 anni), formata da 24 giocatori compresi i sette stranieri, comincerà a sfoltirsi di quelli giunti in prestito o che sono in scadenza di contratto. Nicola Leali tornerà alla Juventus, Francesco Bardi allâInter, Vasil Pryyma al Torino, Aleandro Rosi al Genoa, Raman Chibsah al Sassuolo e Samuele Longo allâInter, mentre in scadenza di contratto câè il solo Massimiliano Carlini.
Può invece scattare nei prossimi giorni lâopzione per Arlind Ajeti, Daniel Pavlovic e Aleksandar Tonev. Tutti gli altri canarini sono sotto contratto con scadenze che variano dal 30 giugno 2017 (Adriano Russo, Matteo Ciofani, Robert Gucher, Alessandro Frara, Paolo Sammarco, Oliver Kragl e Federico Dionisi) al 30 giugno 2018 (Luca Paganini) e al 30 giugno 2019 (Leonardo Blanchard), Mirko Gori e Daniel Ciofani). Cioè lo zoccolo duro del Frosinone, quello delle due consecutive promozioni in serie B e nella massima serie con lâaggiunta di Dionisi, diventato canarino nella stagione 2014-2015, di Sammarco, giunto alla corte di Stellone a gennaio 2015, e di Kragl al Frosinone da soli cinque mesi, resta di proprietà del sodalizio giallazzurro.
Tutto questo per avere un quadro preciso della situazione riguardante i rapporti tra i canarini e la loro società in questo momento. Conferme o cessioni dei sotto contratto, non sarà il primo problema che si troverà ad affrontare il presidente Stirpe, bensì la scelta di chi dovrà delegare per risolverlo nel migliore dei modi.
Quindi, il discorso si sposterà sulla decisione di confermare o meno lâattuale titolare della panchina canarina e di chi potrebbe essere il suo successore, nel caso che si consideri chiuso il ciclo che ha portato lâattuale mister dal campionato di Prima Divisione alla Serie A. Tutte questioni molto delicate ed importanti ma lâesperienza, ormai acquisita dal patron del Frosinone nella sua ultradecennale gestione della società , offre la più ampia garanzia che tutto sarà risolto nel modo migliore, perché i tifosi possano riabbracciare la loro squadra ancora nella massima serie in una situazione di accresciuta competitività , grazie allâesperienza fatta e alle nuove strutture sportive di cui il sodalizio giallazzurro si è già dotato e che sta per realizzare.
Alludiamo alla âCittà dello Sportâ di Ferentino e al costruendo stadio Casaleno, che saranno sempre più il fiore allâocchiello del Frosinone Calcio. Ma torniamo allâattuale situazione riguardante i canarini sotto contratto per confermare che la âvecchia guardiaâ è legata alla società da contratti più o meno solidi dal punto di vista della scadenza. Ed è anche un fatto positivo perché può rappresentare una valida base di partenza per i programmi futuri.
Ciò non significa che il Frosinone dovrà restare legato al passato e rinunciare a dinamiche favorevoli anche per i suoi giocatori (dâaltra parte il presidente Stirpe ha cercato sempre di agevolare i canarini nella loro ascesa verso situazioni di carriera migliori), ma ha la possibilità di incidere sul più che resistente ed attuale telaio di squadra, potenziandolo con interventi mirati.