Quaranta carabinieri, quindici auto, cinque arresti, diecimila euro in contanti, 394 grammi di droga tra crack, cocaina, hashish e marijuana. Sono questi i numeri dellâoperazione âFebbre da cavalloâ (denominata così per la passione degli indagati per scommesse e corse di cavalli), scattata alle prime luci dellâalba di ieri ad opera dei militari della Compagnia di Sora.
A finire in manette, con lâaccusa di detenzione e spaccio di droga, Ramona Rossi, 41 anni di Avezzano; Rosina Di Silvio, 36 anni; Giuseppe Di Silvio, 29 anni; Daniele Di Silvio 20 anni e Antonio Di Silvio, 19, tutti di Sora.
Lâindagine
Dalla complessa attività investigativa, condotta da persona- le dellâAliquota Operativa della Compagnia, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Cassino, Roberto Bulgarini Nomi, è emerso che il sodalizio era impegnato in una ben organizzata attività di spaccio, suddivisa per settore merceologico e area di vendita al dettaglio, monopolizzando di fatto lâillecito mercato anche con prezzi âconcorrenzialiâ, tanto da diventare un punto di riferimento per gli assuntori nel sorano e dintorni.
Tutto inizia da un pestaggio
Lâindagine trae origine da un grave episodio che risale a febbraio scorso, durante i festeggiamenti di Carnevale. Incuranti della presenza di numerosissimi bambini accompagnati dai loro genitori, alcuni giovani misero in atto un pestaggio nei confronti di un venticinquenne del posto che, temendo ulteriori ritorsioni, non ha mai collaborato con gli investigatori. I carabinieri, però, sono risaliti ai responsabili e a capire che lâazione violenta era riconducibile a un debito insoluto per lâacquisto di droga ad uso personale.
Le tecniche per lo spaccio
Con appostamenti, pedinamenti e riprese, gli investigatori hanno avviato lâindagine, risultata estremamente difficoltosa a causa delle particolari tecniche utilizzate dagli indagati per evitare di essere beccati. Il sodalizio, infatti, non solo impiegavano diciassettenni per la vendita al dettaglio della droga, ma diversificavano anche i canali di approvvigionamento (Abruzzo e Roma), utilizzavano mezzi di trasporto pubblici per la consegna e tra di loro parlavano in lingua rom per evitare di essere intercettati. Spesso, poi, cambiavano gli appuntamenti con i clienti anche allâultimo istante.
I luoghi dello smercio di droga
Come âbasiâ dello spaccio sceglievano abitazioni situate allâestremità del centro storico, dotate di inferriate per ritardare o impedire lâaccesso ed eventuali controlli. Câerano videocamere puntate sulle strade adiacenti trasformate in veri e propri fortini da dove era facile osservare le vie dâingresso nonché la presenza di eventuali estranei.
I risultati in corso dâopera
Tutte queste tattiche, però, non hanno impedito ai carabinieri di individuare i nascondigli dello stupefacente e i numerosi clienti. Nel corso delle indagini sono stati, infatti, sequestrati diversi quantitativi di droga, arrestate 8 persone, denunciate 12 a piede libero (di cui due minori ed un cittadino albanese proveniente dalla Capitale con una partita di cocaina) e segnalati 13 assuntori, tra cui un minore. Inoltre, in più occasioni, è stato sequestrato denaro contante, come provento dellâattività illecita, per una somma complessiva di circa 10.000 euro, 25 grammi di crack, 19 grammi di cocaina, 156 grammi di hashish e 194 grammi di marijuana.
LâAutorità Giudiziaria, quindi, ha disposto la misura coercitiva degli arresti domiciliari nei confronti di due giovani entrambi incensurati, e la custodia cautelare in carcere nei confronti di altri tre giovani (un uomo e due donne), tutti pregiudicati per analoghi reati. Gli arrestati sono stati trasferiti nella casa circondariale di Cassino e a Rebibbia.
Gli interrogatori
Sono previsti per venerdì gli interrogatori dei cinque arrestati. I legali incaricati della difesa sono lâavvocato Eduardo Rotondi per Rosina Di Silvio e Ramona Rossi e lâavvocato Antonio Carugno per Giuseppe Di Silvio e Daniele Di Silvio. In quel contesto i cinque avranno la possibilità di difendersi e parlare oppure di restare in silenzio.