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8 marzo

La Regione Lazio celebra le donne e fissa gli obiettivi

A Roma a Palazzo Brancaccio un evento per celebrare la “Giornata internazionale” . La Regione Lazio ha fatto il punto sugli interventi volti alla parità di diritti guardando al futuro e ai grandi esempi del passato

Una giornata per celebrare la donna. Ma anche per ribadire l’impegno per il superamento delle disparità. Violenza di genere, occupazione, parità salariale, libertà individuale. Questi alcuni dei temi affrontati ieri allo “Spazio Field” di Palazzo Brancaccio per l’evento “La lunga lotta delle donne: custodire una storia, costruire il futuro”, organizzato dall’assessore regionale alla Cultura e alle Pari opportunità Simona Baldassarre. Un’iniziativa pensata per proporre modelli di donne che siano di ispirazione alle ragazze, per promuovere le pari opportunità e informare sulle azioni che la Regione sta perseguendo per tutelare i diritti delle donne.

Tra le principali è stato ricordato l’impiego di quasi 12 milioni di euro di fondi stanziati nel 2025 per le pari opportunità. Circa 5 milioni, invece, sono stati investiti per il rafforzamento dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, anche grazie al nuovo sistema informativo Lara, per il monitoraggio dei dati sulla violenza di genere. Cinque nuovi centri antiviolenza saranno invece istituiti quest’anno nei principali atenei del Lazio. Ulteriori 350.000 euro sono stati destinati al progetto “Impresa Rosa”, volto a incentivare l’adozione di sistemi di gestione conformi alle linee guida per la parità di genere nelle micro e piccole imprese. Altra iniziativa il progetto “Ti Rispetto”, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie, ai docenti e alle famiglie, con l’obiettivo di sensibilizzare su violenza di genere, bullismo e cyberbullismo. È stato inoltre lanciato l’Osservatorio regionale sulle Pari opportunità e la violenza di genere per monitorare l’applicazione delle politiche di parità e proporre nuove soluzioni. Particolare attenzione è stata rivolta, inoltre, alla promozione per le ragazze delle Stem, le discipline scientifico-tecnologiche, attraverso borse di studio regionali, e alla prevenzione della violenza digitale, con azioni mirate a sensibilizzare i più giovani su bullismo, cyberbullismo, molestie online, cyberstalking e revenge porn.

«L’8 marzo dovrebbe essere ogni giorno – ha commentato il presidente della Regione Francesco Rocca – Ovviamente questa è una giornata per riflettere ed è vero che oggi abbiamo il dato positivo della diminuzione dei femminicidi, ma è soltanto uno dei tantissimi aspetti che deve essere affrontato per raggiungere una vera parità, fatta di tantissime attenzioni che ancora bisogna porre per recuperare un gap di secoli».

Presente all’evento anche il ministro delle Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, che ha posto l’accento sull’approvazione del disegno di legge sull’introduzione del delitto di femminicidio come reato autonomo. «Non che uccidere una donna sia eticamente più grave che uccidere un uomo – ha sottolineato – Ma c’è un problema che si riflette nei numeri, per cui abbiamo voluto sottolineare questa asimmetria». Sugli interventi del Governo volti a migliorare le condizioni delle donne è intervenuta anche la deputata Simonetta Matone, che ha ricordato, tra l’altro, gli obiettivi del Pnrr per l’incremento della presenza delle donne nei luoghi decisionali, le sovvenzioni alle aziende che assumono donne disoccupate da più di sei mesi e l’obiettivo di 140.000 nuovi posti per gli asili nido.

L’assessore Simona Baldassarre ha poi voluto porre l’accento sulla lunga lotta delle donne per conquistare il loro posto nella società, ricordando i grandi nomi del passato, come Maria Montessori, Artemisia Gentileschi, Rita Levi Montalcini, Oriana Fallaci, ma anche a Franca Viola, la prima giovane donna a rifiutare il matrimonio riparatore.
Presente anche la vicepresidente della Regione Roberta Angelilli, che ha annunciato che nel mese di marzo l’assessorato allo sviluppo economico presenterà un bando importante proprio per le imprese femminili.
Tra gli interventi che si sono susseguiti, poi, quello dell’attrice Anna Mazzamauro, che ha sottolineato la “normalità dell’importanza di essere donne”, e quello dell’attore Pino Insegno, che ha portato sul palco alcune poesie, fra le quali “Sorridi donna” di Alda Merini. Sono intervenuti, inoltre, Anna Fagotti, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Mariastella Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia, Donatella Possemato, presidente di Impresa per la Vita, la scrittrice Cinzia Tani, Laura Nobile, la cantautrice e atleta paralimpica Annalisa Minetti, l’agente della polizia di Stato Angela Saraiello e il direttore d’orchestra Beatrice Venezi.

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