Atti vandalici nel centro storico: buttati al di sotto di via Riviera Liri i vasi di fiori. La strada, che dall’alto sovrasta il fiume Liri, ha una lunga passeggiata: fanno da cornice il centro storico da un lato, il panorama naturalistico dall’altro. Il largo marciapiede ha arredi urbani: banchine, pensiline... e, fra questi, vasi di fiori incastrati fra le ringhiere che formano il parapetto della riviera, obiettivo a quanto pare, di incivili che hanno ben pensato di divertirsi ribaltando vasi. È vero che erano vuoti, o meglio contenevano terra e non fiori, ma questo non autorizza nessuno a prenderli e catapultarli dall’alto giù verso il fiume.

In questi giorni si sta procedendo alla riqualificazione di via Riviera Liri: sono state verniciate le ringhiere del parapetto e saranno ridipinti i sottostanti muretti. Molto probabilmente, conclusi questi interventi, sarebbero stati anche piantati fiori nei vasi e restituito colore e decoro, ma ora per mettere a dimora piantine stagionali si dovranno riacquistare i vasi. Non si tratta del primo atto vandalico nell’area antica della città; ogni fine settimana i vicoli si riempiono di bottiglie vuote di birra, spesso i muri vengono imbrattati con la vernice e il degrado regna.

Si manifesta un’inciviltà che evidenzia segnali preoccupanti in quanto sembrerebbe che “bande di adolescenti” siano artefici di tanto scempio. L’allarme non si riduce, anzi al vandalismo si aggiungono i preoccupanti dati relativi al consumo di alcolici e droga tra i giovanissimi.

Fenomeni che dovrebbero innescare risposte fattive da parte delle istituzioni, ma che forse con facilità vengono ignorati, tant’è che nulla viene fatto e gli scempi si ripetono inesorabilmente ogni fine settimana. È vero che lo stato di abbandono e il degrado al centro storico non invitano alla cura e al rispetto, ma non devono di certo essere motivo di espressioni incivili, anzi dovrebbero indurre tutti a un contributo per migliorare gli spazi pubblici. Il fenomeno è serio, deve essere valutato e in qualche modo arginato.