Un assordante silenzio e un profondo dolore hanno accolto il feretro bianco della bellissima Cristiana Azzoli, la sedicenne che venerdì notte ha perso la vita in un tragico incidente stradale a San Pasquale a Cassino.

Nel piazzale antistante la chiesa di San Bartolomeo centinaia di ragazzi hanno aspettato la loro amica per un ultimo saluto. Palloncini bianchi alla mano e lacrime che vergavano i volti di tutti i presenti, perché davanti a una tragedia simile non c'è emozione che possa essere nascosta. 

La chiesa non ce l'ha fatta a contenere tutte le persone che sono arrivate per partecipare alle esequie della sedicenne.
Ad aspettarla anche la sorella gemella Martina, sostenuta dai genitori, provati e attoniti, e dagli amici di sempre.
Una morte inspiegabile e ingiustificabile, che ha strappato all'amore e alla gioventù un fiore di rara bellezza e delicatezza. Era così Cristiana, sorridente, educata, bella dentro e fuori. Come la sua sorella gemella che quel venerdì era in auto con lei (e con altri due amici 18enni che se la sono cavata con lievi ferite) e che è scampata alla morte. Ma quella notte con Cristiana se n'è andato anche un pezzo di lei e la ferita interiore sarà molto difficile da curare. I lividi, i tagli sul volto guariranno, il cuore è un'altra cosa.

Il parroco padre Milton ha officiato la celebrazione con don Mario e ha parlato ai presenti, tanti giovani, ma anche tanti adulti, parenti e conoscenti arrivati per offrire il sostegno a quei genitori che oggi salutano una figlia: "Di fronte al mistero della morte a soli 16 anni, al dolore dei genitori e ad una sorella sopravvissuta miracolosamente chi ha fede preghi. Questo è quello che noi adesso possiamo fare, per questo padre e questa madre, e per questa ragazza che è qui con noi. Dobbiamo farlo tutti per Cristiana che non ha potuto godere della vita che, per quanto bella e misteriosa, è sempre un cammino da percorrere, il cammino che porta a Dio. Cristiana arriverà prima alla meta. E' già lì. 

In momenti come questi viene da chiederci se Dio ci ama veramente. Sì. Lo fa. A noi non è dato capire il suo volere, dobbiamo fidarci, avere fede, questa è la nostra unica speranza". 

Alle 16 il feretro bianco è uscito dalla chiesa, accompagnato dalle note della canzone "Angelo in blue jeans". 

Fuori il sole non c'era più, solo nubi e un cielo plumbeo, pioggia e lacrime per l'ultimo saluto a Cristiana. Poi centinaia di palloncini bianchi sono saliti al cielo, un regalo per Cristiana, un pensiero a chi non c'è più.
Da domani toccherà a chi è rimasto continuare a vivere anche per lei.