Si sarebbe emozionato a vederli tutti lì per lui. E sarebbe stata la festa più bella che un destino beffardo non gli ha concesso di vivere. C’era una folla in lacrime, oggi pomeriggio, nella basilica di San Domenico a Sora, per i funerali di Davide Gemellini, il ventenne che martedì sera è morto tragicamente in uno schianto in via dell’Industria. In auto con lui viaggiavano anche tre ragazze di diciotto anni, una delle quali, S.G. di Sora, è ancora ricoverata a Roma in condizioni serie. Per Davide, invece, che era alla guida della sua Fiat Punto rossa, non c’è stato nulla da fare: nell’impatto con un muretto laterale dello stradone industriale tra Sora e Isola la sua giovane vita si è interrotta per sempre. In tanti oggi hanno voluto abbracciare e partecipare al dolore della famiglia di Davide, dei suoi genitori inconsolabili, del fratello, degli zii e dei cugini. Gli amici hanno portato davanti alla basilica anche la Lancia Fulvia di Davide: nel vetro posteriore le foto del ventenne con alcuni di loro. Lo chiamavano “Er più”, gli volevano bene: ne ricordano la simpatia, la capacità di coinvolgere e di divertire. Toccante l'omelia di don Felice Calò: "Siamo in una chiesa addobbata a festa per la nascita di Gesù Bambino e qui davanti ora c'è la bara di Davide. Dalle vostre mani - ha detto il sacerdote rivolto ai genitori di Davide - lo affidiamo a quelle di Giuseppe e Maria, sicuri che questo abbraccio non verrà mai meno". La bara, portata a spalla dagli amici, è stata accolta dalla musica e dal motore rombante della sua Lancia Fulvia.Â