Che molte zone dell’asse attrezzato siano invase da sporcizia, preservativi, fazzoletti, plastica, cartacce e chi più ne ha più ne metta, è un dato di fatto. Ma vedere un parcheggio dove ci sono diverse attività e numerosi uffici, tappezzato di cartacce e profilattici fa arrabbiare molto, soprattutto quanti ogni mattina raggiungono il posto di lavoro e i tanti clienti degli esercizi commerciali. E pensare che proprio lì ci sono cassonetti per la raccolta differenziata fatta con cura dai cittadini, mentre a terra, sull’asfalto un “tappeto” di indecenza.

Diversi i metri, sporchi, della vasta area che si trova nella zona dell’asse attrezzato, in particolare nella parte retrostante dove da poco prima di Natale è stata riaperta la strada S.P. 265 Braccio Tomacella, chiusa lo scorso mese di settembre a causa di un incidente mortale.

I commenti

«Vedere il piazzale di palazzi dove ci sono persone perbene che svolgono il loro lavoro, invaso dalla sporcizia fa davvero rabbia - sottolinea un imprenditore - Per non parlare dell’odore nauseabondo. Che biglietto da visita offriamo? Chi di dovere deve trovare soluzioni o mettere in atto azioni per evitare il continuo e quotidiano scempio che si registra in questa zona e in particolare davanti ad aziende e attività. Da circa un mese è stato, finalmente, riaperto il tratto di strada utilizzato da molti anche come scorciatoia per raggiungere l’asse attrezzato o la Monti Lepini; è stata anche allargata la carreggiata. Transitando, tra l’altro, dall’arteria provinciale, a seguito del taglio delle erbacce, si notano cartacce e preservativi».

«Purtroppo non li notano soltanto gli adulti, ma anche i bambini - aggiunge un altro imprenditore - Per non parlare di quanto sono costretti a vedere transitando sull’asse attrezzato sia di giorno che di notte, ma quella è un’altra storia. Insomma speriamo che l’indecenza nel parcheggio nell’area tra l’asse attrezzato e il Braccio Tomacella diventi solo il ricordo di una pagina brutta dell’inciviltà».