Guerra “senza esclusione di colpi” ai bracconieri sia nel territorio di Pontecorvo che in quello del piccolo centro cassinate di San Vittore del Lazio. La Polizia Provinciale di Cassino, comandata dal capitano Pietro D’Aguanno - che tiene sotto stretto controllo la propria zona di competenza - ha svolto ieri mattina l’ennesima operazione anti-bracconaggio.

Fugato così ogni dubbio circa la sospensione di questo genere di controlli da parte della Polizia della Provincia. E non potrebbe essere diversamente, visto l’esperienza decennale acquisita dagli uomini del dottor Belli in tutta la Ciociaria e nel Cassinate a proposito della lotta contro chi usa “armi improprie” per catturare gli animali, uccelli solitamente.

L’operazione svolta ieri mattina riguarda, in particolare, la tutela del territorio e il controllo delle armi nelle zone di San Vittore del Lazio e di Pontecorvo. In particolare, gli agenti del capitano D’Aguanno hanno rintracciato un richiamo acustico assolutamente “vietato”, che comporterebbe una sanzione addirittura di natura penale, ma purtroppo non è stato possibile stabilire con certezza l’identità dell’autore.

Il richiamo è stato intanto acquisito per procedere con ulteriori indagini. Controllando, inoltre, i cacciatori che operavano nelle vicinanze gli agenti della Polizia Provinciale hanno elevato una pesante sanzione amministrativa per il trasporto di armi cariche e senza custodia in auto. Hanno infatti “beccato” in flagrante un sessantenne di San Vittore del Lazio, al quale è stata elevata la multa di cinquecento euro. E i controlli non si fermano. Anzi si intensificano ulteriormente.