"E' una grande sofferenza per me celebrare queste esequie. Poi tutti rimaniamo molto sconvolti dal terremoto perché ci rendiamo conto che siamo impotenti, che è incontrollabile, quindi non si può fare nulla. Allora il dolore e la paura sono grandi, il dolore di tutta l'Italia che si stringe alla vostra famiglia e ai tanti che hanno perso i loro cari". Ha esordito con queste parole don Nicola Tagliente, cappellano della questura di Roma, durante l'omelia dei funerali di Marco Santarelli, 27 anni, vittima del terremoto mentre era a casa dei nonni ad Amatrice.
Numerose le autorità politiche, militari e civili che questa mattina nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma hanno portato l'ultimo saluto al figlio del questore di Frosinone Filippo Santarelli. Tutta la famiglia della Polizia si è stretta al dolore dall'alto funzionario come anche l'Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, il mondo politico e tanti cittadini.
Il sacerdote ha portato all'attenzione alcune frasi lette sui social network di persone che davanti alla tragedia del sisma hanno sottolineato che si tratta di una punizione per i troppi peccati che commettiamo. Ma don Nicola ha detto: "Mi sento di dire che in un certo qual modo si sbagliano. Mi sono venute in mente le parole di Gesù quando dice "io non voglio la morte anche del peccatore più accanito, ma desidero che la persona si converta e viva. Voglio che tutti stiano con me e vivano".
Il cappellano della questura di Roma ricordando Marco ha ribadito che "la sua vita non è finita. à morto giovane e in una maniera terribile, ma il Signore per lui ha un progetto. Lui sicuramente sta meglio di noi, sta con il Signore e sarà con voi familiari, perché si renderà presente in tanti modi misteriosi. Voi con la preghiera non lo abbandonerete. Il momento è tristissimo e sconvolge tutti, però chi ha la fede capisce che per il Signore Marco ha progetto di vita e di gioia, non è finito tutto e lui adesso prega per noi".
Il rito funebre è stato concelebrato insieme a don Angelo Maria Oddi, coordinatore nazionale, vicario dei cappellani della polizia. Tanti gli abbracci al questore Santarelli e alla sua famiglia. Molti i volti rigato dalle lacrime. Una commozione grande per l'ultimo abbraccio a Marco.
IL VIDEO