Piantagioni intensive di cannabis spuntano come funghi nei terreni e dentro casa. Non mancano colture in serra anche lâinverno, che vanno da poche decine di piante a decine e decine di ettari. Preoccupante appare il quadro.
Da un lato perché troppo spesso dietro a quelle che sembrano innocue âpiantineâ (che per la verità arrivano anche a 4 metri dâaltezza per svariate decine di chili di prodotto finale) vi è la criminalità organizzata e dallâaltra per- ché la gran parte delle coltivazioni vengono effettuate da persone insospettabili. Il fenomeno è al centro dellâattenzione delle forze dellâordine in virtù del fatto chela produzione è âlocaleâ e non frutto di traffici internazionali.
Il fenomeno in Ciociaria
La problematica investe la provincia di Frosinone, anche se non ai livelli del resto della regione. A rivelarlo è il rapporto della Direzione centrale per i servizi antidroga. I numeri dicono che le piante di cannabis sequestrate in Ciociaria dalle forze dellâordine nel 2015 sono state 117. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, nel corso di operazioni mirate, hanno rinvenuto vere e proprie piantagioni all'interno di campi coltivati, nei giardini delle abitazioni e dentro gli appartamenti.
La serra tecnologica
Eclatante il caso del ritrovamento in una casa di Frosinone, abitata da unâ insospettabile famiglia, dove dentro una stanza, appositamente insonorizzata e tenuta chiusa a chiave, era stata realizzata una serra professionale (di circa 20 metri cubi), dotata di costose e sofisticate apparecchiature per la ventilazione, termoregolazione, fertirrigazione e controllo dellâumidità .
Lâimpianto, era altresì dotato di grosse lampade a led necessarie a creare le condizioni climatiche ideali per la rapi- da crescita delle 30 piante di marijuana, di cui circa la metà adulte ed in florescenza, mentre le restanti in pieno sviluppo. La peculiarità della coltivazione intensiva aveva lo scopo di far crescere e maturare le piante in due periodi dando modo al âcoltivatoreâ di avere un ciclo continuo di produzione di ingenti quantità di marijuana da poter immettere successivamente nei canali dello spaccio, previa celere essiccazione attraverso appropriate apparecchiature.
Nellâarmadio
A Piedimonte San Germano, al lâinterno della cantina di un palazzo, è spuntata una serra artigianale con quattro piante di marijuana, in fioritura, di altezza media. A crearla un 25enne e un 35 enne, allâinterno di un armadio in disuso, foderato con fogli di alluminio e illuminato con una lampada alogena, utilizzata per fornire luce e mantenere a temperatura lâambiente. In giardino e nei terreni Particolare anche il caso di Ausonia.
La produzione avveniva su un terreno demaniale. Quindici le piante, di altezza media di circa 170 centimetri, finite sotto sequestro.
Ad Aquino, invece, sono finiti nei guai due fratelli trovati con 50 piante. Avevano trasformato il giardino di casa in una coltivazione intensiva.
A Bosco Faito, invece, tra Frosinone e Ceccano, una porzione di un fondo, apparente- mente in stato di abbandono, era diventata una coltivazione di canapa. Alcune piante, già essicca- te, erano pronte per lâottenimento di marijuana da destinare al mercato ciociaro.
Il business
Il report della direzione centrale dei servizi antidroga racconta che nel Lazio sono 5939 le piantagioni sradicate. Quello che emerge è anche che la canapa a chilometro zero, abbattendo il costo del tra- sporto, finisce sul mercato a 7 euro il grammo. Una sola pianta arriva a valere 400.
Il sospetto è che anche in Ciociaria i facili guadagni possano dare vita al fenomeno dei ânarcos fatti in casaâ.
Nel carniere delle forze dellâordine, sempre per quel che concerne la provincia di Frosinone, sono fini- ti oltre 3.240 chilogrammi di hashish e 457 di marijuana. In Italia ne fanno uso il 21% degli studenti.
Le 4 regioni dove più alta è la diffusione di cannabis sono Molise, Lazio, Sardegna e Mar- che (32%). Lazio, Sardegna, Campania hanno invece il record per la cannabis sintetica, la così detta Spice, Molise e Marche vedono i ragazzi preferire stimolanti ed eroina.