Un’altra notte di terrore nel centro storico di Atina. Due furti commessi presumibilmente dalla stessa banda composta da quattro individui incappucciati e vestiti di nero: a farne le spese due abitazioni ubicate nei caratteristici vicoli del centro storico. Il bottino è ingente: due auto, una Grande Punto e una Fiat Panda, argenteria e abiti.
I due furti sono stati messi a segno nel cuore della notte, tra le tre e mezza e le quattro, quando i proprietari dormivano. Ma un testimone ha poi raccontato di aver visto quattro individui vestiti di nero, con un berretto sulla testa e guanti bianchi.
La donna, ovviamente allarmata, ha telefonato ai vicini; uno di questi, l’assessore al comune di Atina Francesco Massa, svegliatosi, ha notato che qualcosa non andava e, avvertiti i familiari, hanno constatato di essere stati derubati. I ladri, aiutandosi con un paletto d’acciaio hanno divelto la serratura e tagliata la catena di protezione del portone d’ingresso, sono entrati in casa, hanno rubato argenteria (due candelabri, un portavivande e una coppiera), frugato nei cappotti e prelevati i giubbetti che poi sono serviti per contenere gli oggetti d’argento. Fatta la razzia, mentre i proprietari dormivano, sono andati via usando la Grande Punto dell’assessore, all’interno della quale c’erano anche un computer, documenti personali e due mazzi di chiavi.
Constatato che il furto era appena avvenuto, Massa ha usato l’auto del padre per cercare di rintracciare la banda di ladri, ma ha potuto solo trovare, sparsi a terra, altri giubbetti in via Terrappio: immediato l’allarme all’occupante della casa che, svegliatosi ha compreso cosa fosse accaduto e ha verificato di essere stato derubato della Panda. Qualche minuto più tardi, in via Porta Santa Maria, è stata trovata una Skoda risultata rubata prontamente prelevata dai carabinieri del comando di Cassino.