Fissata l’udienza davanti al tribunale di sorveglianza per Gianluca Arduini, 35enne di Torrice, protagonista dell’investimento mortale di Eugenio Rapone, 70enne di Alatri, avvenuto giovedì scorso sulla Statale 155 nei pressi dell'incrocio di Tecchiena di Alatri

Oltre al nuovo reato di omicidio stradale ad Arduini, che attualmente è in regime di detenzione domiciliare, è contestato anche il reato di evasione. Questo perché, la sera dell’incidente, Arduini aveva ottenuto un permesso a uscire dall’abitazione per andare a sostenere un colloquio di lavoro. Solo che alle 20 avrebbe dovuto far rientro a casa, mentre l’incidente si è verificato poco dopo le 21.

Al termine dell’udienza con la quale il magistrato aveva convalidato l’arresto di Arduini per poi disporne la scarcerazione e il ritorno ai domiciliari (ma per scontare una precedente condanna per un reato di natura familiare) con il solo obbligo di firma, era stata inviata la segnalazione al tribunale di sorveglianza. Ora il pallino passa al magistrato di sorveglianza di Roma che il 26 aprile dovrà decidere l’eventuale revoca della misura degli arresti in casa per Arduini, che è difeso dagli avvocati Giampiero Vellucci e Luigi Tozzi, e il suo ritorno in carcere.

Il caso aveva destato grande clamore, trattandosi del primo episodio di omicidio stradale in provincia di Frosinone dopo l’introduzione del reato. Stando alla ricostruzione dell’accaduto, Arduini, alla guida di una Bmw, aveva investito Rapone che stava attraversando la strada dopo aver prelevato al bancomat nella vicina filiale Unicredit. In sede di convalida il 35enne si era difeso sostenendo che l’uomo aveva attraversato all’improvviso la strada in un tratto buio e senza strisce pedonali.Â