Oggi pomeriggio, presso l'Auditorium San Paolo di Frosinone, il giornalista e scrittore Giovanni Floris ha presentato il suo ultimo libro, âLa Prima Regola degli Shardanaâ. L'evento, organizzato dal nostro giornale in collaborazione con la Libreria Ubik, la Banca Popolare del Frusinate e Chateau d'Ax, è stato moderato dal direttore di Editoriale Oggi Alessandro Panigutti e dal giornalista di Ciociaria Oggi Corrado Trento.Â
L'Auditorium, che ha ospitato l'evento, era pieno in ogni ordine di posto. Il Pubblico, attento e partecipe, ha ascoltato con grande interesse le parole del giornalista a proposito del suo nuovo libro, di politica, economia, della situazione in Italia e in Europa e di altri argomenti di attualità , incalzato dalle domande di Trento e Panigutti. Quest'ultimo ha presentato così l'evento: "Oggi si inaugura l'iniziativa della nostra azienda 'La Carta dei Libri', nata da un'idea del direttore generale Massimo Pizzuti, che inizia con un nome di alto spessore come Giovanni Floris. In prospettiva, il progetto è quello di creare un festival in entrambe le province (Frosinone e Latina) perché, pur investendo molto sul futuro dell'informazione, che è il web, crediamo comunque che la carta resterà e questo progetto sarà di supporto ai nostri giornali".
Il direttore Panigutti ha presentato così il romanzo: "L'ho letto in pochissimo tempo: è scritto con uno stile da cronista, senza orpelli. E' una storia coinvolgente, che nasce dall'intimo dell'autore, una commedia all'italiana in salsa sarda: mi ha intrigato molto".
L'autore, nel presentare il romanzo, si è soffermato sull'importanza del gioco di squadra, che oggi non esiste più, ma che servirebbe a risollevare l'Italia. Ha fatto l'esempio di Franco Selvaggi, che durante i Mondiali del 1982 non giocò neanche una partita, ma fu importantissimo per lo spogliatoio.
"Questo libro narra la storia di tre persone, una delle quali tenta la truffa della vita ricostruendo una squadra di calcio in un paese immaginario nel cuore della Sardegna", ha spiegato Floris. "E' una storia di maturazione e di trasformazione: probabilmente nasce da quello che è successo a me, che ho lasciato la Rai e ho dovuto iniziare una nuova avventura in una tv privata, con tutte le paure che un cambiamento può comportare".