Colossale opera di bonifica, ieri mattina, lungo le sponde del fiume Melfa in territorio di Atina. Le operazioni di raccolta e stoccaggio dei siti di discarica (ben quattro in posti diversi) sono iniziate in mattinata e sono proseguite fino al primo pomeriggio anche con l’uso di pale meccaniche. Diversi gli operatori che hanno dovuto scandagliare ambedue le sponde del fiume districandosi tra la vegetazione che nascondeva i rifiuti e il ciarpame gettato lungo una delle aree più caratteristiche attraversate dal Melfa prima che questo si inoltri nella gola omonima.

Impegnati gli operai del Comune di Atina, della Tac ecologica, la polizia municipale, le guardie ittiche, la Fipsas, e diversi volontari appartenenti alle associazioni dei pescatori. Il fenomeno delle discariche abusive è una piaga che colpisce pesantemente il territorio comunale di Atina: non passa settimana che ne venga scoperta una e il materiale scaricato è sempre lo stesso: vecchi elettrodomestici, mobilia, scarti di lavorazioni edili, scarti di riparazioni d’auto.

«Rovistando tra i rifiuti abbiamo avuto riscontro di prove per risalire agli autori dell’abbandono dei rifiuti – dice Gianluca Iafrati, assessore del Comune di Atina - e, se ricorrono i presupposti, verranno denunciati alle autorità competenti». La bonifica di ieri è partita dopo che le discariche sono state segnalate dagli appassionati della pesca preoccupati che in occasione del campionato italiano di pesca alla trota il Melfa si presentasse come un’enorme discarica.

«Atina ospiterà decine di concorrenti provenienti da tutta Italia - continua Iafrati - e dopo questo l’amministrazione comunale attiverà tre giornate ecologiche per ripulire il fiume dalla confluenza col Mollarino fino al confine con Casalattico, coinvolgendo protezione civile, associazioni cacciatori e pescatori e scuole».