Quarto giorno di sciopero degli studenti dell'Istituto Agrario Angeloni. I ragazzi anche stamattina si sono rifiutati di entrare in classe in segno di protesta contro la mancata ripresa dei lavori da tempo fermi nella struttura di via Armando Fabi. Interventi che hanno comportato il trasferimento di tutte le classi nella sede centrale in viale Roma. In bella vista ci sono ancora gli striscioni dove i ragazzi hanno scritto nero su bianco le loro considerazioni. "Rivogliamo la nostra scuola", "bloccate i vostri progetti, non la nostra scuola", "Gli studenti non hanno solo doveri, ma soprattutto diritti", "Ridateci la scuola, è un nostro diritto".

Stamattina ad ascoltare la loro voce è arrivato Antonio POmepo, presidente della Provincia, Ente responsabile di tutti gli istituti del territorio. Dopo aver sentito le ragioni dei ragazzi, Pompeo ha assicurato che domani si incontrerà con i responsabili delle ditta che sta eseguendo i lavori al fine di conoscere i tempi esatti di chiusura del cantiere (e magari sollecitarli), mentre giovedì incontrerà una delegazione di studenti e docenti. Una volta avute le informazioni necessarie, il Presidente riferirà ai rappresentanti studenteschi sugli esiti dei due incontri. 

Gli studenti - come urlato ad alta voce in questi giorni - chiedono al presidente della Provincia quando potranno tornare nella scuola in via Armando Fabi, senza dover subire i disagi e le criticità che sono costretti a vivere dall'inizio dell'anno scolastico. Non hanno la possibilità di svolgere al meglio l'attività pratica e si ritrovano a fare lezione in aule troppo piccole. Disagi anche per gli studenti della sede centrale che si sono visti togliere aule di laboratori per garantire spazi idonei.