Un ponte in acciaio ad una corsia di marcia, aderente alla tipologia dei ponti cosiddetti “Bailey”, con schema prefabbricato e tecnologia di montaggio tipici dei manufatti temporanei. Sarà così il ponte, voluto dall’amministrazione Ottaviani, che sarà montato sulla porzione collassata del viadotto Biondi, funzionale alla riapertura del traffico veicolare nell’attesa che la Regione Lazio inizi le proprie opere (è stata da poco nominata la commissione che dovrà esaminare i plichi delle aziende partecipanti e poi aggiudicare la gara).

A realizzare l’opera sarà la Janson Bridging, azienda con comprovata esperienza nel settore e nella stessa tipologia di installazione, che ha presentato nel complesso la migliore offerta economicamente più vantaggiosa, in particolare sotto il profilo tecnico, avendo esplicitato una proposta progettuale in grado da far meglio apprezzare la funzionalità, la praticità e l’estetica dell’intervento.

In generale l’offerta progettuale prevede un impalcato ad una corsia di marcia che non si limita alle campate interessate dal progetto preliminare posto a base di gara ma coinvolge l’ulteriore campata verso valle per una migliore installazione del ponte stesso con i carichi delle rampe meglio distribuiti sulle strutture esistenti, ritenute idonee allo scopo. Sarà realizzata una spalla di contenimento in cemento armato nella zona franata a monte su cui poggerà parte della struttura e che sarà conservata anche in futuro, essendo funzionale anche alle future opere della Regione. Il ponte sarà lungo circa sessanta metri con una larghezza di cinque.

Ci sarà anche una passerella pedonale, della larghezza di 1,5 metri, che oltre a conferire un migliore aspetto estetico, servirà per il passaggio delle persone a piedi. I progettisti, inoltre, hanno previsto, ai lati della carreggiata, delle paratie di protezione, una sorta di guard rail, per evitare che, in caso di incidenti, si possa danneggiare la struttura portante. Per attutire i rumori al passaggio delle macchine, sul ponte verrà incollato un tappetino misto di graniglia e adesivo poliuretanico fonoisolante che abbatte i decibel delle vibrazioni.

Un semaforo regolerà il traffico veicolare nei doppi sensi di marcia. Sarà inoltre prevista nel progetto l’illuminazione del ponte. I materiali utilizzati sono du rabili e soggetti a ridotti cicli di manutenzione. La soluzione adottata risulta vantaggiosa anche in termini di rapidità di costruzione ed assemblaggio dell’opera, tanto da non prevedere l’impiego di mezzi speciali ed in particolare di mezzi articolati. L’importo complessivo dell’intervento, come da Quadro Tecnico Economico, ammonta ad 657.159,95 euro, di cui 427.228,74 euro per lavori al netto di Iva e oneri per la sicurezza e 30.000,00 euro per progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase diprogettazione edesecuzioneal netto di Iva e Cnpaia, per un totale di 457.228,74 euro soggetti a ribasso.

I tempi di realizzazione? Alla ditta occorrerano circa 35 giorni per cui è presumibile pensare che per settembre oppure ottobre, intoppi permettendo, la struttura potrebbe essere già disponibile. Intanto la Regione, dopo l’individuazione della commissione giudicatrice della gara per l’affidamento degli interventi di ripristino funzionale del viadotto Biondi, dovrebbe provvedere all’esame dei plichi contenenti i documenti delle ditte che hanno partecipato alla gara regionale. Su questa fase, però, non ci sono comunicazioni di tempi certi. Saranno ammesse alla fase successiva di gara le imprese che avranno prodotto tutta la documentazione richiesta.

L’importo dei lavori, secondo il disciplinare di gara, ammonta a 1.885.682,58 euro di cui 149.057,01 per oneri della sicurezza oltre a 35.909,92 euro per le spese di progettazione esecutiva. Il tempo previsto per la realizzazione dell’intervento, se non diversamente offerto in sede di gara, è di quasi un anno e mezzo. Tutte le opere appaltate dovranno essere, infatti, completamente ultimate nel termine di 585 giorni naturali e consecutivi a partire dalla data di firma del contratto, per cui prima della fine del 2018 è complicato pensare che possano finire i lavori della Regione.