Una "rivoluzione" nell’assistenza ai diabetici. La Regione Lazio ha presentato il Piano che si rivolgerà, dopo una prima fase sperimentale, a una platea di 385 mila ammalati. Il documento, approvato per decreto, prevede che il paziente diabetico sia preso in carico dalle strutture del sistema sanitario regionale, e saranno loro a organizzare ogni singolo percorso di cura. Stop quindi al “fai da te”.

Con il nuovo sistema, che nella sua prima fase durerà cinque mesi, e coinvolgerà circa 15mila persone, il paziente farà prima tappa nello studio del medico di medicina generale, dove avverrà la presa in carico. Gli esami saranno prescritti in una sola ricetta, la prenotazione delle visite sarà fatta dallo studio del medico di base e la maggior parte delle prestazioni saranno eseguite nella stessa struttura e nella stessa giornata.

La Regione ha anche potenziato il ruolo della rete dei centri per il diabete. Si tratta di 96 punti in tutto il Lazio. Ci sono 92 strutture diabetologiche per adulti e 4 per età pediatrica. Saranno collegate tra loro in via informatica in modo da garantire la continuità assistenziale e l’integrazione dei percorsi per prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza. Ma anche per i sistemi di valutazione tramite indicatori e l’uso di specifiche tecnologie. Intanto il dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio ha reso noto il rapporto sulla malattia. Lo studio del DEP mette in evidenza, tra l’altro, il numero dei diabetici con più di 35 anni di età per Asl di residenza.

In totale nel Lazio sono stati 384.972. Ebbene, secondo il documento, i dati testimoniano inequivocabilmente come a Frosinone e Latina ci siano più diabetici che in altre Asl di Roma, sicuramente più grandi per estensione territoriale e per numero potenziale di assistiti. Dal rapporto emerge anche il numero medio di diabetici per medici di medicina generale. Mentre nel Lazio il dato medio è di 84, a Frosinone e Latina è 88,5, quindi leggermente superiore alla media della Regione.

Sono quindi maggiori gli assistiti da seguire. Infine, lo studio del DEP, evidenzia i parametri biochimici metabolici e visite specialistiche, con almeno due misurazioni in un anno, nel paziente diabetico e le percentuali per Asl di residenza. Anche per queste fattispecie, i risultati per Frosinone sono difformi dalla media delle Asl del Lazio.