Il presidente Maurizio Stirpe non sta realizzando un semplice stadio per il suo Frosinone, ma un centro polifunzionale che possa accogliere ogni giorno i cittadini. Lo ha spiegato chiaramente nella tradizionale conferenza stampa per l’aggiornamento sullo stato dei lavori che si è tenuta questa mattina: «Dev’essere un posto dove parlare del Frosinone, un luogo in cui si cementi l’identità dei tifosi con la società e con la città. A questo proposito credo che il nuovo stadio avrà un grande impatto anche dal punto di vista sociale, oltre che di marketing e commerciale. Sarà un posto bello e accogliente dove passare il tempo anche al di fuori del giorno della partita, sette giorni su sette, un luogo dove poter mangiare sempre ad esempio, un luogo d’incontro. Penso a tutte quelle attività che oggi difficilmente si possono realizzare a Frosinone, perché è difficile trovare un luogo adatto ad accoglierle. Mi piacerebbe che il nuovo stadio fosse utilizzato ad esempio per concerti e convegni e tutta una serie di attività legate anche al mondo dello spettacolo. La struttura ha delle enormi possibilità, ed è mia intenzione sfruttarle il più possibile».

Durante la conferenza è stato mostrato alla stampa il plastico dell’opera, riportato in scala ridotta, ma con le giuste proporzioni per dare un’idea tangibile di come sarà la struttura. Grande attenzione è stata posta innanzitutto al problema della sicurezza. Come spiega l’ingegnere Stefano Vellucci: «Non tutti i fenomeni fisici sono codificati secondo le norme. Quando si progetta uno stadio ci si trova di fronte a situazioni che non sono codificate e sono diverse e proprie per ogni sito. Il presidente allora mi ha chiesto “cosa possiamo fare per ottenere il massimo della sicurezza?” Ecco questo è il massimo. Abbiamo fatto una prova in galleria del vento. Valutando la sicurezza attraverso modelli fisici in scala ridotta che però ripropongono i vari fenomeni che possono capitare. Questo è servito per valutare i nostri progetti e per affinarli. Sostanzialmente quello che abbiamo fatto è stato posizionare all’interno di questo grandissimo ambiente i modellini, con tanto di fabbricati vicini per avvicinarsi il più possibile alla topografia del luogo, e ruotare il modello di dieci gradi per simulare tutte le possibili direzioni del vento. Sono state valutate poi le informazioni sulla pressione massima dei punti critici. Siamo ad esempio in grado di prevedere quante viti serviranno per i pannelli di copertura. Questo rende un’idea di quanto sia raffinato il tipo di analisi che si riesce a compiere, dando anche la massima tranquillità sul grado di sicurezza che si può raggiungere. La prova è durata circa un giorno, e considerate che non c'è nessuna legge che ci obbligava a farlo. Quindi sotto l’aspetto della sicurezza posso tranquillamente affermare che abbiamo fatto il massimo di quello che si potesse fare, e che il nuovo stadio sarà sicuramente all’avanguardia anche in questo ambito».

Si vuole chiaramente passare dall’immagine che tutti ricordiamo della copertura della tribuna del vecchio Casaleno caduta per la neve a questa nuova struttura super sicura, che invece deve essere proprio il simbolo del nuovo stadio Benito Stirpe. Ad oggi a livello autorizzativo è stata completata la prima fase, in realtà manca solo una delle quattro autorizzazioni del genio civile che riguarda in maniera specifica l’adeguamento statico, ma si tratta di lavori tutto sommato abbastanza lievi proprio per la scelta progettuale di una struttura autoportante. Questa ha fatto sì che i carichi sulla vecchia tribuna siano stati ridotti in maniera drastica rispetto all’ipotesi iniziale e quindi ha consentito di iniziare in maniera rapida tutti i lavori. Fermo restando l’obiettivo di giocare il prossimo campionato nel nuovo stadio, tutte e cinque le ditte incaricate dell’esecuzione dei lavori infatti ad oggi sono all’opera a pieno regime.

In questo senso, si potrebbe separare il cantiere in cinque parti. La prima è quella del campo, che è pronto, manca semplicemente il manto da gioco, che è già coltivato e deve essere solo posato. Si sta aspettando a farlo per evitare che si rovini con il gelo di questo periodo dell’anno o per l'avanzamento dei lavori. La seconda parte implementata in questo periodo e che dovrebbe essere terminata entro fine mese è quella che riguarda la platea di cemento, a cura dell’impresa Benito Stirpe, i cosiddetti “formaggini” di cui più volte si è già parlato. Verranno realizzati anche i basamenti su cui saranno posizionati i quattro pilastri della tribuna centrale. Una volta completato il basamento di cemento interverrà la Clarin che ha l’affidamento delle porzioni metalliche per posizionare le varie tribune metalliche di raccordo. Nel frattempo i lavori stanno andando avanti anche nella “pancia” della tribuna, dove verranno realizzati spogliatoi, zone antidoping, mix zone, sala stampa, zona commerciale e locali della sicurezza e dove verrà predisposta una nuova palestra che nelle intenzioni della società dovrà essere affidata all’esterno per consentire anche allo stadio di vivere sette giorni a settimana, anche fuori dell’evento prettamente calcistico. All'interno della tribuna sta lavorando l'impresa Ciuffarella, impresa che per il Frosinone Calcio ha già realizzato la Città dello sport, oggi tra l’altro è una data simbolica poiché ricorre un anno dalla realizzazione di quell’importante opera. Sono stati infine appaltati anche i lavori riguardanti tutti gli impianti necessari. 

Ottenuta anche l’autorizzazione preliminare da parte del Coni, fatto che ha consentito di portare avanti la pratica con il credito sportivo che dovrebbe essere in fase di ultimazione e consentirà di ottenere le risorse necessarie per il completamento. Fermo restando comunque il fatto che tutte le risorse economiche necessarie sono state messe in campo già ad oggi e che tale intervento sarà marginale e non potrà superare la soglia del 30% del valore complessivo dell’investimento.