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Una lezione

I tanti giovani protagonisti della lotta al Covid-19: storie "invisibili" di eroi

Il grande esempio che arriva dai giovani del territorio. Le migliori risorse di questo lungo e doloroso periodo. In prima linea sul fronte della solidarietà

Gli esempi più belli che nascono come fiori ai tempi del Covid? Arrivano da chi ha meno di tutti e offre col cuore. Accade nei grandi come nei piccoli centri, chi conosce la sofferenza, ben capisce il prossimo. Ci sono storie invisibili che i sindaci raccontano poco ma camminano al pari di quelle ufficiali e più visibili.

«Mi ha colpito  - ha detto Anselmo Rotondo, sindaco di  Pontecorvo - un signore che aveva poco anche per sè e che ha consegnato piccole cose per chi era ancora più sfortunato di lui. Oppure alcune famiglie che sono venute da me e, in totale fiducia, mi hanno affidato contributi, sapendo che sarebbero diventati la spesa per persone bisognose».

Ad Aquino spiccano i giovani volontari che sono andati ad assistere una signora che aveva subito una amputazione. Eccoli i giovani protagonisti del Covid, altro che scanzonati e sempre dediti a "fumo ed alcol", al contrario hanno rappresentato le migliori risorse di questo lungo e doloroso periodo. In prima linea sul fronte della solidarietà.

Ma anche chi è stato nelle retrovie ha dato l'esempio.
«Grandissime lezioni di civiltà le stiamo avendo dai giovani che restano a casa.  - In genere specifica Rotondo - sono abituati alla movida, quindi è difficile che rimangano nelle proprie abitazioni e, invece, hanno risposto benissimo all'isolamento, non mi aspettavo una risposta così forte da parte loro e, invece, c'è stata».

È questo che ha portato tantissimi sindaci del Cassinate a rimarcare un concetto quasi "spento", quello della comunità attiva e operante. Comunità, per lo più, rispettosa degli obblighi e comunità prodiga verso i più bisognosi. «Le persone  - ha detto ancora Rotondo  - stanno rispondendo perfettamente alle regole, sia ai Decreti che alle nostre ordinanze, c'è sempre qualcuno che non le rispetta ma sono pochi in relazione alla gente che ringrazio quotidianamente. Complimenti alle famiglie intere, non è facile per i genitori comunicare ai figli, soprattutto ai più piccoli di non poter giocare fuori, alla villetta o frequentare i compagni. Ma loro hanno vissuto e comunicato positivamente». I gesti di solidarietà sono stati innumerevoli.

L'intera amministrazione si è messa in campo, oltre al sindaco. Insieme a Rotondo infatti, il vicesindaco, gli assessori «si sono messi a disposizione full time consegnando pacchi, spesa, mascherine insieme ai volontari covid e alla protezione civile che mai smetterò di ringraziare e che stanno percorrendo in largo e lungo il territorio per poter consegnare non solo un supporto materiale ma anche psicologico alle famiglie. Quando si recano nelle case le persone sono felici anche perché hanno un conforto».

Il pensiero va anche alle tante attività ancora chiuse che hanno devoluto i beni all'amministrazione per la distribuzione. E le cartolerie, grandi e piccole, che hanno rifornito i bambini senza possibilità di fare questi acquisti. «Uniti se ne uscirà e quando tutto sarà finito faremo una grandissima festa comunitaria». Rotondo è sul fronte anche come farmacista. «Abbiamo regolamentato gli ingressi nelle farmacie con dispositivi di sicurezza e con accessi due per volta. Ma soprattutto c'è una disposizione importantissima che Federfarma ha fatto propria, ma devo dire grazie alla Asl di Frosinone che l'ha messa in pratica, quella di non andare negli studi dei medici di base per le terapie croniche ma di mandare un whatsappo una mail al paziente, poi nella farmacia di fiducia viene stampata direttamente, applicati i bollini ed erogato il farmaco.
E per chi non può uscire, c'è la possibilità della consegna a domicilio».

Ad Aquino la "temperatura" del popolo è la stessa, grande unità e grande senso di solidarietà. «Le cicatrici che portiamo dentro o addosso sono il segno di cosa e dove siamo stati in questi giorni. Le nostre consuetudini, in poco tempo, sono cambiate, spesso, relegando i nostri affetti in un piccolo schermo. Ma è servito. Da lunghissimo tempo, Aquino segna zero contagi e zero isolamenti domiciliari. È stata dura ma è il giusto premio alla nostra responsabilità. Stiamo dimostrando di essere un modello di disciplina civica e sensibilità e, meglio di tutti, hanno fatto i nostri giovani, i nostri bambini». Per Mazzaroppi ci sono stati dei veri presidi fondamentali: il Comune, la comunità, la chiesa con la solidarietà, il mondo della scuola e, chiaramente, il mondo della sanità.

«Si è innescato un percorso virtuoso, ne viene fuori un mondo cambiato, modificato, che ha più cuore, più anima, più spirito, più consapevolezza nel fatto che aiutare gli altri sia un fatto essenziale, di principio, che può dare anche un segnale di crescita e di sviluppo per il futuro. I bambini e i giovani sono i veri eroi di questa gestione, sono stati a casa, sono rimasti compatti e composti e con questo loro atteggiamento hanno salvato le vite di molti anziani. Tanta la solidarietà, tanti ragazzi straordinari che si sono messi a disposizione della comunità.

Di recente hanno aiutato una signora che, oltre alla sofferenza,ha dovuto subire anche un trauma personale con amputazione a un arto, si sono recati fuori regione per sostenere questa nostra concittadina, l'hanno aiutata nel trasporto e nel momento in cui è entrata a casa, hanno fatto tutto con il cuore, con la passione e si sono sentiti protagonisti del loro tempo».

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