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Emergenza sanitaria

Coronavirus, Cassino: pressing sul sindaco per istituire la "zona rossa"

La richiesta è arrivata da Picano, mentre altri esponenti dell'opposizione criticano la gestione dell'epidemia. Specie per i casi San Raffaele e Neuromed

"Cassino diventi zona rossa". L'appello al sindaco Salera giunge dal vicepresidente di Fratelli d'Italia Gabriele Picano che in una nota indirizzata al primo cittadino dice: "Caro Sindaco, sono consapevole che stai adottando le misure necessarie a contenere la propagazione del virus Covid-19, ma i cittadini di Cassino anche alla luce della notizia riguardante il San Raffaele, hanno paura. Non possiamo permetterci di diventare un focolaio di dimensioni nazionali, di vedere i nostri affetti o amici o conoscenti in difficoltà respiratorie, per cui valuti se sussistono i presupposti per adottare le misure più restrittive per la città, ivi compresa la zona rossa. Sono necessari dei sacrifici adesso per non rimpiangerli in futuro".

Più severo, invece, il monito che giunge da altri esponenti dell'opposizione, i consiglieri comunali Salvatore Fontana, Massimiliano Mignanelli e Giuseppe Golini Petrarcone che bocciano l'amministrazione su come sta gestendo l'allarme sanitario ed evidenziano: "La situazione coronavirus a Cassino sembra essere sfuggita di mano al sindaco che è la massima autorità per ciò che concerne la salute pubblica. L'Unità di Crisi della Regione Lazio ha deciso di mettere in isolamento la struttura sanitaria riabilitativa 'San Raffaele' dopo che il numero dei contagiati è arrivato a 24.

Un aumento esponenziale tra degenti e personale sanitario che è preoccupante e del quale siamo stati informati solo oggi, con ben sedici giorni di ritardo rispetto al presentarsi del primo caso. Ad informarci è stata la Regione e non il Comune di Cassino che, pur essendo a conoscenza della 'bomba ad orologeria' presente nel cuore della città, ha preferito tacere. Come ha taciuto in queste ore riguardo l'altra situazione 'esplosiva' che proviene dalla vicinissima Pozzilli e che tocca Cassino ed i cassinati per due motivi: presso la Neuromed di Pozzilli lavorano tantissime persone residenti a Cassino; la Neuromed ha una sede distaccata in città presso la clinica privata 'Villa Serena'".

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