Maltempo, grido di allarme degli olivicoltori: raccolto compromesso

Grido di allarme degli olivicoltori del Lazio per i danni provocati dal maltempo a novembre. Carlo Gallozzi, presidente dell'Op Lazio "Le Badie" di Pontecorvo, a nome dei rappresentanti delle organizzazioni di produttori del Lazio (Op Opol, Lazio "Le Badie", Cpol, Appo Viterbo, Apof Frosinone, coop agricola Colli Etruschi), aderenti ad Italia Olivicola, ha inviato una lettera al ministero delle Politiche Agricole, all'assessore regionale all'Agricoltura e ai sindaci dei Comuni del Lazio Sud, per chiedere lo stato di calamità.

«La situazione che sta attraversando l'olivicoltura del Lazio è a dir poco drammatica -si legge nella missiva - Gli ultimi eventi atmosferici, dal 2017 ad oggi, hanno determinato la perdita di quasi l'80% del raccolto. I danni subiti nel 2017-2018, a causa delle gelate e delle nevicate primaverili, hanno irrimediabilmente compromesso la raccolta delle olive da mensa e da olio, con la riduzione di circa il 70% del raccolto relativo al 2019-2020. S ea tutto ciò si aggiungono gli eventi atmosferici e calamitosi abbattutisi su tutto il Sud Lazio in questi giorni, la drammaticità della situazione viene enormemente aumentata con danni causati al raccolto, già scarso di per sé, ed alle varie colture olivicole, con particolare riguardo alla cultivar Itrana, Marina, Moraiolo e Carboncella, la cui maturazione inizia i primi giorni di novembre. Si richiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i propri produttori, causato dagli eventi atmosferici di novembre, per tutto il Sud Lazio; di attivarsi nei confronti della Regione, per la richiesta di accertamento dei danni subiti ed il riconoscimento economico per la perdita del prodotto su tutta la filiera produttiva per il quarto anno consecutivo».