Cerca

L'appuntamento

Riaprono le dimore storiche: tutti i siti da poter visitare in provincia

Domenica torna l'appuntamento con la “Grande Bellezza” del Lazio. Un enorme patrimonio culturale. Tra conventi, ville, palazzi e castelli dall'immenso fascino

Il fascino delle dimore storiche e un patrimonio culturale di inestimabile valore. Dopo il successo dell'ultima edizione, domenica 17 novembre torna l'appuntamento della Regione Lazio con la giornata di apertura straordinaria delle dimore storiche per offrire a tutti l'opportunità di visitare gratuitamente l'immenso patrimonio di dimore, ville, parchi e giardini storici del territorio. Decine di luoghi di grande fascino che arricchiscono le province del Lazio.

Un importante progetto, avviato dalla Regione Lazio, per costruire e sviluppare un nuovo modello di turismo sostenibile e competitivo. Dal 2017 la Rete delle dimore storiche continua ad allargarsi: ad oggi sono 137 i siti coinvolti. «Un patrimonio di bellezza che la Regione Lazio sostiene non soltanto grazie allo stanziamento di importanti risorse per opere di recupero e manutenzione, ma anche attraverso progetti di promozione come le giornate di apertura straordinaria delle dimore storiche, iniziativa che ha riscontrato sin da subito il favore del pubblico. Domenica 17 novembre sarà possibile visitare gratuitamente 70 siti nelle 5 province del Lazio, una ricchezza immensa a disposizione di cittadini e turisti» - spiega il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. L'iniziativa è realizzata con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione di I.R.Vi.T., l'Associazione Dimore Storiche Italiane e l'Associazione Parchi e Giardini d'Italia.

Le dimore storiche aperte in provincia di Frosinone saranno le seguenti: ad Anagni la Casa Madre della Congregazione delle Suore Cistercensi della carità, che è stata la casa-fortezza dei papi e Casa Barnekow; ad Atina Palazzo Visocchi; la Rocca Janula di Cassino; la Casa Museo Ada e Giuseppe Marchetti di Fumone; il Castello Succorte a Fontana Liri; la Casa Lawrence di Picinisco; il Complesso del Convento di san Francesco di Roccasecca e il Palazzo Ducale Cantelmo ad Atina. L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti ma orari e modalità di visita sono differenti. Per tutte le info è possibile consultare il sito retedimorestorichelazio.it. sul quale è possibile trovare anche il dettaglio di tutte le dimore aperte nelle cinque province del Lazio.

Casa Barnekow di Anagni, caratterizzata da affreschi e lapidi a decorazione della sua facciata è un documento unico della simbologia alchemica ed esoterica ed è tra i nuovi siti aderenti alla rete delle Dimore Storiche del Lazio.

Mentre nelle altre province i nuovi siti aperti sono: a Roma, il complesso di Villa Versaglia a Formello, fatto costruire nel 1665 dal Cardinale Flavio Chigi come residenza estiva; il Forte San Gallo costruito intorno al 1501-1503 per volontà di Papa Alessandro VI e del figlio Cesare Borgia per difendere Nettuno dagli attacchi via mare. Oggi l'edificio, di proprietà comunale, ospita convegni e mostre d'arte; il Castello Brancaccio di Roviano, nato per motivi difensivi, ampliato dai Colonna tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento e oggi sede del Museo della Civiltà Contadina Valle dell'Aniene; il Torrione risalente alla seconda metà del XV secolo e i Giardini, tipico esempio di modificazioni e risistemazioni urbane avvenute a partire dal XVI secolo, di Anguillara Sabazia. In provincia di Latina il Castello Medievale di Itri che sorge lungo il percorso dell'antica via Appia.

In provincia di Viterbo Palazzo Farnese di Latera che fa parte del complesso edilizio comprendente anche la Chiesa di S. Clemente, il campanile e la sacrestia e alcuni ex uffici comunali; Palazzo Scoppola Iacopini di Montefiascone menzionato fin dalla prima metà del XVII secolo come stazione di posta per i viaggiatori che percorrevano la via Cassia dove, nel 1798, sostò anche Papa Pio VI durante il suo viaggio in Francia, la Chiesa di Santa Croce con un affresco di scuola umbro-senese della metà del XV secolo e il Palazzo Comunale costruito fra il 1552 e i primi del 700, entrambi a Valentano, e la Commenda dei Cavalieri dell'Ordine di Malta, la chiesa più antica della Tuscia il cui nucleo originario risale a prima del XIII secolo. Nel reatino, il Castello Pinci di Castel San Pietro, nel comune di Poggio Mirteto i cui lavori di ampliamento del 1600 furono rappresentati da Caravaggio nell'unico suo paesaggio a noi pervenuto: lo sfondo del Sacrificio d'Isac co, oggi agli Uffizi; l'Abbazia di San Salvatore Maggiore a Concerviano,uno dei più antichi e suggestivi monumenti della provincia e l'incantevole Abbazia dei Santi Quirico e Giulitta a Micigliano, fondata dai Benedettini nella prima metà del X secolo.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione