Spazio satira
Il caso
12.11.2019 - 11:00
L'uomo in protesta davanti al palazzo di giustizia di Cassino
Una storia difficile che arriva da un uomo, un padre che da due anni sta combattendo per far valere i suoi diritti. Quando la sua compagna è rimasta incinta la gioia di entrambi era alle stelle, poi però qualcosa è andato storto. Lei è andata via, è tornata a casa dal suo ex con il quale aveva già una bambina. Da quel momento tutto si complica, il cinquantenne viene allontanato, deve chiedere l'intervento di unavvocato per poter riconoscere sua figlia e ci riesce, con non poche difficoltà, mesi dopo la nascita. Ma non è finita così. L'uomo non riesce a vedere la bimba, una figlia che ha tanto desiderato ma per la quale non riesce a essere padre perché, a suo dire, non gli è concesso.
Da circa quattro mesi ci sono degli incontri protetti, stabiliti dal giudice, e la bimba, che ora ha poco più di due anni,può trascorrere del tempo con il padre, sempre in presenza della mamma e degli assistenti sociali. «Non chiedo altro che di poter fare il padre - ha detto il cinquantenne, che ieri mattina ha protestato in maniera pacifica davanti al palazzo di giustizia di Cassino in piazza Labriola -. Mia figlia chiama papà un altro uomo, l'uomo con il quale vive con la madre. Chiama nonni persone che non hanno un legame di parentela con lei. Ma lei ha un padre e dei nonni che la amano, che vorrebbero viverla quotidianamente. Viviamo in un paese che non è grandissimo, le nostre case sono a 200 metri di distanza, la vedo da quando è piccola, sta crescendo lontano da me.
Io e la madre l'abbiamo voluta - racconta l'uomo - la sua è stata una gravidanza cercata, i nostri amici lo sanno. Molti padri si fanno da parte io invece non dormo da prima che lei nascesse, da quando la madre la teneva in grembo e l'ha portata via. Sono pronto a fare di tutto per lei, è la mia bambina. Ho combattuto per vedere riconosciuti i miei diritti per poterla riconoscere. Ora chiedo di essere ascoltato dai magistrati che hanno gli incartamenti del mio caso. Voglio spiegare cosa sta succedendo, prima che mia figlia diventi grande»
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