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La svolta

Bimbo morto: lo ha ucciso la madre strangolandolo, la donna fermata per omicidio

Nella notte la ricostruzione del drammatico puzzle dell'accaduto: la giovane ha ammazzato il figlioletto in preda ad un raptus. Gli ha stretto il collo e chiuso la bocca

Clamoroso colpo di scena nella notte nel caso del bimbo di poco più di due anni morto nel tardo pomeriggio di ieri a Piedimonte San Germano, in via Volla. Una morte che che dopo i primi momenti è apparsa subito molto strana in relazione a quanto dichiarato dalla madre: la donna, infatti, in un primo momento ha parlato di un investimento e di un'auto fuggita, poi è caduta in evidenti e ripetute contraddizioni durante un interrogatorio cui è stata sottoposta. 

Bimbo morto, lo ha ucciso la madre

Infine, dopo essere stata riportata sul luogo dove il piccolo è stato trovato morto, è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino per essere sottoposta ad una serie di accertamenti: qui, tra l'altro, i sanitari le hanno trovato sul corpo, in specie su viso e braccia, segni di piccole ferite, abrasioni, che non ha saputo spiegare. Quindi, nel cuore della notte, la svolta: gli inquirenti hanno rimesso insieme le tessere del puzzle ed hanno "fermato" la donna per l'omicidio del figlio, trasferendola subito dopo nella sezione femminile del carcere di Rebibbia

Madre assassina, i fatti e la svolta

Nel corso della notte a Cassino i carabinieri della locale Compagnia, coadiuvati da quelli del reparto operativo del comando provinciale di Frosinone, hanno eseguito il fermo disposto dal pm - ex art 384 comma 1 codice di procedura penale (Fermo di indiziato di delitto per la presenza di gravi elementi di colpevolezza) - nei confronti di Donatella Di Bona, nata ad Atina, 29 anni, residente a Piedimonte San Germano in via Volla 45, per l'omicidio del figlio convivente Gabriel Faroleto, nato a Sora l'11 dicembre del 2016.

Madre assassina, la ricostruzione dei fatti

Alle 16.30 del 17 aprile (ieri), una pattuglia della stazione carabinieri di Piedimonte San Germano è intervenuta in località Volla per un presunto investimento di un bambino. Giunti sul posto i militari hanno accertato la presenza di personale del locale 118 che cercava di rianimare il piccolo Gabriel Faroleto, constatandone poco dopo il decesso.

Gli accertamenti effettuati immediatamente dal personale operante permettevano di appurare che il decesso del bimbo non era riconducibile ad un investimento ed alla successiva fuga di un'auto, come invece riferito falsamente dalla madre. Al contrario, è emersa una drammatica verità: ad uccidere il bambino è stata la stessa donna che poco prima, durante una passeggiata, presa da un raptus scaturito da una banale richiesta del figlio di tornare dalla nonna, lo ha soffocato stringendogli il collo e chiudendogli la bocca, causandone quindi la morte per asfissia.

La salma del piccolo è stata quindi condotta presso la camera mortuaria dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino, a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha già disposto l'autopsia, mentre la donna, al termine delle formalità di rito, è stata portata presso la sezione femminile della casa circondariale di Roma-Rebibbia.

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