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Asfalto killer, un drammatico bilancio di vittime sulla Cassino-Sora

Una strada pericolosa. Dove l'installazione di autovelox, così come di rampe per frenare i mezzi pesanti che non riescono a decelerare, sembrano non bastare mai

Una strada pericolosa, perché a scorrimento veloce. Perché fortemente trafficata. Dove l'installazione di autovelox, così come di rampe per frenare i mezzi pesanti che non riescono a decelerare, sembrano non bastare mai. L'incidente avvenuto sabato sera ha inevitabilmente posto l'accento sulla pericolosità di un tratto di strada tristemente noto, proprio in virtù della sua stessa conformazione e della strategica posizione che permette di collegare Cassino con la vicina Valcomino, col Sorano e l'Abruzzo. Una trentina le vittime degli ultimi vent'anni.

Basta andare indietro di poco per stilare già un drammatico elenco: nel 2015 Francesco Di Folco, di 22 anni; nel 2017 Donatella Mollicone, di 51 anni; a luglio scorso Serena Pezzella, 38 anni, poi anche la sua bimba di tre. E nell'agosto scorso, Massimo Mauti. I sindaci del territorio lanciano un appello: «La dinamica del terribile incidente avvenuto sabato è al vaglio dei militari. Ma superando il singolo caso, bisogna ricordare che è una strada a scorrimento veloce: al di là della sua pericolosità tutto è demandato al senso civico dei cittadini e al rispetto dei limiti di velocità» ha dichiarato il sindaco di Atina, Valente.

A fargli da contraltare il sindaco di Gallinaro, Piselli:«Piùche mai attuale l'appello a una guida responsabile e sicura: un appello che oggi ha un valore ancora più alto». «Troppe vittime, al di là del caso specifico. Troppe ne abbiamo piante.
Concordo con un appello alla responsabilità degli automobilisti» ha concluso il sindaco di Belmonte, Pittiglio.

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