Spazio satira
La ricostruzione
09.03.2019 - 10:30
Cocaina divisa in dosi. Pronta per essere ceduta ai ragazzi. Il fronte degli immigrati che spacciano è sempre caldo. Almeno a Cassino, città-crocevia dove arriva di tutto e dove gli extracomunitari girato a ogni ora e nei luoghi a loro appaltati con dosi in tasca. Giovedì in campo c'erano gli uomini del Commissariato e il poliziotto a quattro zampe Enduro, del gruppo cinofili di Nettuno. Insieme hanno arrestato un egiziano di 42 anni con l'accusa di spaccio: nella sua casa hanno trovato 13 dosi di cocaina occultata in due pacchetti di sigarette per un totale di 15 grammi. Oltre alla droga, un bilancino di precisione e soldi. Aveva 900 euro contanti, ritenuti chiaramente provento di attività illecita.
L'appalto agli stranieri
Ma è solo l'ultimo di una lunghissima serie di denunce o di arresti. Tantissime le azioni della polizia che hanno portato a emersione il triste fenomeno. Specie quando gli immigrati come accertato qualche mese fa spacciano in luoghi pubblici come alla villa comunale e consegnano dosi nascoste tutt'intorno anche ai minorenni. A volte fanno buche nei giardinetti, appena accennate, per celare piccolissimi quantitativi. La dose viene concordata a voce all'arrivo dei ragazzi poi uno di loro si sposta e porta il quantitativo. L'altro incassa i soldi. Sistemi studiati e scoperti durante uno degli ultimi blitz che tanto clamore ha suscitato perché la Villa Comunale, come il Baden Powell, incarnano quegli angoli verdi invidiati nel basso Lazio dove trascorrere ore in serenità. Eppure si spaccia. E il sub appalto agli immigrati, evidentemente, non si ferma più soltanto alla marijuana e all'hashish (nel 90% dei sequestri possedevano solo "fumo") ma inizia a sconfinare nelle droghe pesanti. Ragazzi di colore, tantissimi onesti e rispettosi, che vengono calamitati dai guadagni facili e si inseriscono nell'impalcatura illecita cassinate che, come è noto, fa affari d'oro e assolda chiunque.
Baby spacciatori: ecco dove
Pure i minorenni rappresentano l'asso nella manica dell'industria illecita. Negli ambienti scolastici il "mestiere" principale è quello di attirare i coetanei e di concordare lo scambio successivo, generalmente, nel pomeriggio. Ma è la movida (lo dimostrano anche qui i blitz) il regno dei baby pusher. Entrano in azione prima rispetto ai più grandi perché i loro clienti escono con anticipo e rientrano non sempre intorno alla mezzanotte. Hanno ogni tipo di droga e la smerciano in angoli nascosti o in piazza. Per loro, dosi e soldi. In base agli accordi.
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