Cerca

La tragedia

Si impicca nel suo autosalone, dolore e sgomento in città: attesa per i funerali

La città intera piange uno dei suoi figli più stimati. Una tragedia che ha spezzato la serenità di una giornata normale. Una tragedia inspiegabile

«Scusatemi». Questo il messaggio, semplice nel suo tragico significato, che ieri mattina Massimo Caldarozzi ha lasciato ai suoi cari prima di uccidersi impiccandosi nel bagno dell'autosalone di cui era titolare.

La storia
Fin dal mattino, nell'esposizione di vetture plurimarche lungo la via Anticolana, ad Anagni, i clienti bussavano inutilmente alla porta cercando il giovane imprenditore che non rispondeva neppure al telefono. Qualcuno, dal vicino negozio di mobili, ha chiesto ai familiari se fossero in possesso di un doppione della chiave, preoccupati che Massimo potesse aver avuto un malore. Uno dei ragazzi si è recato all'esterno del fabbricato per accedere attraverso una bassa tettoia realizzata a protezione del bagno. Effettuato il foro, il giovane è penetrato all'interno del locale, trovandosi di fronte quello che non avrebbe mai desiderato vedere. Il ragazzo è rimasto scioccato per quanto visto e così una volta ripresosi ha chiamato i soccorsi.

Immediato l'intervento dei carabinieri, che giunti sul posto e constatato quanto era tristemente accaduto, hanno richiesto l'intervento del magistrato il quale, arrivato qualche ora dopo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giovane Massimo Caldarozzi. Distrutti dal dolore i familiari, giunti poco dopo e che non si danno pace né riescono ad ipotizzare alcuna motivazione al gesto estremo.

Il padre è un notissimo storico rappresentante dell'Alfa Romeo; la madre amatissima insegnante delle scuole elementari; la moglie, adorabile come i due bimbi, che Massimo amava accompagnare a scuola e alle lezioni pomeridiane di basket.
Il malessere generale dei piccoli imprenditori, è noto, ma non si hanno dati per addebitare a quanto accaduto riferimenti con difficoltà di alcun genere. Il menage familiare di una quotidianità a prova di bomba, e un esercito di amici che gli volevano bene.

La città intera piange uno dei suoi figli più stimati. Una tragedia che ha spezzato la serenità di una giornata normale. Una tragedia inspiegabile e di cui resta soltanto quel biglietto con la scritta tanto semplice quanto drammatica: «Scusatemi».
Le esequie si terranno domani alle 11.30 nella cattedrale di Santa Maria Annunziata ad Anagni.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione