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Economia

Rischio aumento dell'Iva: effetti disastrosi e maxi stangata per le famiglie

Il rialzo dei prezzi potrebbe portare a tanti effetti indiretti che scateneranno rincari a cascata in tutti i settori. Intanto il governo assicura che non accadrà

Il governo assicura che l'aumento dell'Iva "non ci sarà" né quest'anno né nei prossimi anni. Ma la revisione delle clausole di salvaguardia Iva per gli anni 2020-2021 è contenuta nella relazione tecnica che accompagna il maxi-emendamento alla legge di Bilancio e prevede un aumento di 23,1 miliardi nel 2020 e di 28,7 miliardi nel 2021. È l'effetto del ritorno "integrale" delle clausole di salvaguardia, che per il 2019 il governo è riuscito a scongiurare.

«Non c'è un aumento dell'Iva quest'anno e non ci sarà nei prossimi anni - garantisce il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio -. Come abbiamo dimezzato quest'anno le clausole le dimezzeremo nei prossimi anni».
Ma a meno che non ci siano interventi, l'aliquota ridotta al 10% potrebbe salire al 13% nel 2020, mentre quella ordinaria attualmente al 22% potrebbe aumentare al 25,2 nel 2020 e al 26,5% nel 2021.

Un incremento che stando al Codacons «produrrebbe una maxi-stangata da quasi 1.200 euro annui a famiglia, solo per costi diretti dovuti alla maggiore imposta». Per il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi, «portare l'aliquota ridotta al 13% e l'Iva ordinaria al 26,5% a partire dal 2021, avrebbe effetti disastrosi per l'economia producendo a regime un aggravio di spesa pari a circa 1.200 euro annui a famiglia, solo per costi diretti legati al rialzo dei prezzi e senza contare gli effetti indiretti che scateneranno rincari a cascata in tutti i settori».

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