Bimbo colto da malore a scuola, il miracolo delle maestre

Tutto è bene quel che finisce bene e nel migliore dei modi è finita la storia di un bimbo della scuola materna di Madonna del Calle a Priverno che nelle scorse settimane si è sentito male in classe perdendo conoscenza. Adesso che tutto è passato, e che l'episodio è solo un ricordo, la notizia è diventata realmente di pubblico dominio di comune accordo con i genitori del bambino protagonista della vicenda. Sono loro, infatti, che per motivi di privacy e rispetto non menzioneremo, in una nota scritta all'amministrazione comunale, a raccontare quanto accadde quel giorno: «Nei giorni scorsi, mentre nostro figlio di trovava a scuola è colto da malore che gli ha fatto perdere conoscenza.

Immediatamente le maestre presenti, Tomassina Del Frate, Anna Maria Tonnese, Rosanna Aliberti ed Elisa Gatta, sono intervenute cercando di rianimarlo e nel frattempo hanno allertato i soccorsi che sono giunti sul posto qualche minuto dopo.
Nostro figlio - hanno ricordato i genitori del bambino non senza emozione - è stato preso in consegna dal personale medico del 118 che ha provveduto a trasportarlo con l'ambulanza a Ceriara dove era già stata allertata l'eliambulanza che lo ha trasportato presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

All'ospedale è stato sottoposto ad accertamenti clinici dai quali non è emerso nulla di anomalo. Alla fine ci è stato detto era stato colpito da sincope, molto probabilmente causato da stress e stanchezza. Al di là di ciò hanno concluso i genitori del bambino vogliamo esprimere particolare compiacimento per lo straordinario impegno, tempestività e professionalità tenuto dalle maestre, nonché da parte del personale medico intervenuto».

Lo stesso sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, appresi i fatti, ha voluto sottolineare: «Mi fa molto piacere che i genitori del bambino abbiano voluto esprimere stima e ammirazione per la scuola e le insegnanti, alle quali esprimo la mia riconoscenza. A nome di tutta l'amministrazione ringrazio le maestre per la professionalità dimostrata, l'accortezza e la cura con cui svolgono il loro lavoro».