Spazio satira
La tragedia
22.08.2018 - 12:00
Una tragedia inenarrabile. Mentre la comunità di amici e parenti non trova le parole per raccontare, per capire, per spiegare – semmai ci possano essere motivazioni logiche – che cosa è accaduto ieri mattina nella tranquilla abitazione in corso Vittorio, tornano alla mente i sorrisi, gli occhi e le anime belle di Mariano e Isabella.
Due ragazzi bravissimi, socievoli, solari, ma anche discreti. Moltissimi affidano a Facebook aneddoti, foto e pensieri: il dramma è troppo grande e ha bisogno di essere condiviso, anche se non troverà mai giustificazioni.
Isabella, una guerriera nonostante la sua giovane età perché aveva conosciuto la malattia e proprio la sua mamma le aveva donato un rene, aveva conseguito la maturità all'Istituto tecnico commerciale "Medaglia d'Oro" di Cassino lo scorso mese di giugno riportando la votazione di cento su cento. Ora si preparava per frequentare l'università; elegantissima quando le sue dita battevano sui tasti del pianoforte, raffinati i passi di danza che muoveva nella scuola "Dea club" di Esperia, la sua grande passione. Isabella era bellissima, dolce e dai modi gentili, il sorriso innocente sempre sulle labbra, gli occhi pronti a scoprire il mondo. Le sue amiche da ieri la piangono e tirano fuori memorie, foto, ricordi.
Mariano, ventisette anni, il fratello maggiore, eccezionale a detta di tutti, amici e parenti. Chimico, anche lui con la passione per la musica, un inconfondibile stile da rocker anni Settanta, appassionato di fiori, aveva terminato gli studi universitari a Tor Vergata a Roma e si apprestava ad entrare nel mondo del lavoro. Anima della festa,"anima splendida" lo definiscono i suoi amici, Mariano, ieri mattina, stava dormendo nella sua camera, quando, come la sorella,è stato colpito dal padre in un raptus di follia. «Quante belle serate passate insieme, quante risate, i tuoi discorsi sulla scienza, sull'universo, sulla vita, le tue teorie», ricorda un amico. Un ragazzo poliedrico, con mille passioni, serio e sensibile, ma anche allegro, innamorato del suo paese natale, che si godeva soprattutto d'estate. Dopo essere stato un attivo organizzatore della Festa del Vicolo che si è tenuta il 17 agosto scorso, stava per dedicarsi alla festa del Partito Democratico.
Mariano e Isabella, due dolci angeli, come già sono stati ribattezzati.
E poi c'è l'omicida-suicida, il papà che all'alba di ieri si è trasformato in mostro, anche se risulta difficile solo pensarlo per chi lo conosceva. Giovanni Paliotta, che tutti a Esperia chiamavano Gianni, sessantasette anni, era infatti una persona perbene, una vita trascorsa nelle Ferrovie dello Stato, pensionato da qualche anno, padre di famiglia inappuntabile, tranquillo, molto riservato, ma sempre pronto a seguire i suoi figli. Qualcuno ricorda il campus che solo l'anno scorso ha vissuto proprio con Mariano o la telecamera che spesso imbracciava per riprendere le performance dei suoi ragazzi.
E, ancora, il pensiero va alla signora Flora, moglie e madre ferita, lei che ieri mattina, al rientro in casa, ha scoperto i corpi dei suoi figli e del marito e che, sgomenta, ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici. Maestra tanto amata e in gamba, ancora precaria, una donna molto solare, attaccatissima ai figli, l'anno scorso aveva lavorato nella scuola di Pontecorvo. "Che i figli da lassù le diano la forza", dicono in molti.
Profondamente toccato dalla sciagura il sindaco di Esperia, Giuseppe Villani, che conosceva bene la famiglia Paliotta, una famiglia che capitava spesso di vedere insieme e unita: «Tutta la comunità di Esperia è sotto choc per questa ennesima tragedia familiare. La famiglia Paliotta è una famiglia per bene, rispettosa e rispettata da tutti – ha affermato il primo cittadino che ieri mattina è immediatamente accorso nel vicolo tra via Fantacone e corso Vittorio, dietro piazza Campo Consalvo – persone impegnate nel sociale, nel volontariato. Noi esperiani non vogliamo crederci, non possiamo pensare che sia davvero successo, che due giovani vite siano state stroncate così, non riusciamo neppure a parlare, io stesso come sindaco non trovo le parole. Siamo in lutto tutti, ci stringiamo al dolore dei familiari».
Ieri mattina i bar e diversi esercizi commerciali del paese si sono fermati in segno di lutto e hanno abbassato le saracinesche.
Il silenzio tagliava l'aria in ogni angolo. Annullati già due eventi pubblici. Il sindaco Villani ha cancellato l'annuale festa del primo settembre dedicata alla musica popolare. Stop anche alla festa del Partito Democratico che si sarebbe dovuta svolgere a metà settembre: Mariano infatti era un componente del direttivo della sezione.
Villani ha inoltre annunciato che il giorno dei funerali di Giovanni Paliotta e dei giovani angeli Mariano e Isabella sarà proclamato il lutto cittadino.
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